BUON SENSO
Vi ricordate la riduzione dei posti per le opposizioni in Valtriversa? Lunedì 20 giugno 2011 c’è stata una seduta del consiglio della Comunità. Doveva servire per approvare il nuovo statuto e ratificare il taglio. Colpo di scena. Il presidente Roberto Campia annuncia una novità e lascia la parola al segretario Carafa. La spiegazione è di una semplicità disarmante. Il ministero degli interni, attraverso la prefettura, avrebbe fatto sapere che ci potrebbe essere un cambio di rotta nella legge che regola l’argomento nel senso che verrebbe lasciata alle Unioni dei Comuni liberta’ di regolarsi come meglio credono. Di conseguenza, Campia rimette al consiglio la scelta su cosa fare. Il sindaco di Cortandone, Claudio Stroppiana, si pronuncia per approvare il nuovo statuto non cambiando la composizione attuale degli organi. Rosalba Galla, vice sindaco di Monale, per rimandare tutto in attesa di avere un nuovo testo completo e ordinato da valutare. Nel mio intervento, sottolineo che l’indicazione della Prefettura risolve l’ostacolo più importante: si può non toccare la composizione degli organi e quindi non è giustificato limitare i posti dell’opposizione. Pertanto, propongo di ritirare tutto, suggerendo che sul nuovo statuto si faccia un lavoro di preparazione più approfondito, con il coinvolgimento di tutto il consiglio visto che emergevano perplessità su alcuni punti da parte di sindaci. Più volte, anche in passato, sono uscite difficoltà e differenze sul modo di dividere le spese tra i vari paesi. Difficoltà sempre negate ufficialmente ma in realtà ben presenti. Campia mi replica che la proposta di riduzione dei consiglieri era giusta e legittima. A mia volta, ricordo che non legittimo cambiare le proporzioni di composizione del consiglio, provocando un evidente danno alle opposizioni. Al momento del voto, passa la proposta di ritirare tutto. Scelta positiva: la Valtriversa, per ora, va avanti con il vecchio statuto. Mi auguro che quanto avvenuto serva a far capire che per cambiare le regole bisogna confrontarsi con tutti gli interessati in modo aperto, analizzando proposte e motivazioni con pari dignità. Obiettivo: un compromesso serio. E ci si mette il tempo necessario. Non si impongono soluzioni già pronte.