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lunedì, 14 Ottobre 2024

risposte incerte alle nostre interrogazioni sulla casa della salute

COSA PERDEREMO?

Il 20 giugno scorso, durante il consiglio della Valtriversa, dopo aver discusso di statuto, il presidente Roberto Campia ha finalmente dato una risposta alla mia interrogazione sui contenuti dell’incontro avuto dai sindaci con il commissario dell’Asl astigiana, Galante. L’ospedale di Asti non diventerebbe di serie b. Le centrali del 118 verrebbero ridotte, passando da una per provincia a 4 in totale. Entreranno in funzione le auto mediche con il compito di intervenire per la stabilizzazione dei pazienti. Solo dopo il medico si metterà in contatto con l’ambulanza per il trasporto dello stesso in ospedale.  Vengono ammesse forti difficoltà per il completamento degli esterni della struttura: opere per le quali mancherebbero i soldi. Sarebbe stato deciso cosa fare per il problema dell’acqua che arriva dal sottosuolo e per quella piovana (non è stata data alcuna spiegazione precisa al riguardo, ma a quanto ci risulta dovrebbero essere costruite cisterne per la raccolta e lo scolo degli eccessi in fognatura). Gli edifici verrebbero comunque completati: l’ultimazione sarebbe prevista entro l’estate. Non si sa ancora quali servizi troveranno posto nella casa della salute: probabilmente quanto ora ospitato negli attuali locali di via Luotto. Galante dovrebbe incontrare i medici per contrattare la copertura degli orari. Secondo il sindaco Cavalla, l’Asl starebbe valutando quali servizi mettere per insediare cosa serve realmente e questo andrebbe a valorizzare la qualità del servizio.

In sostanza, nessuna particolare novità e qualche preoccupazione in più, visto il tempo che passa. Cavalla ha poi risposta via lettera, che pubblico in coda a questo articolo, alla mia interrogazione al Comune, ricordando che dovrebbe arrivare il servizio mammografico “ancora in fase di definizione” . I sindaci hanno ascoltato quanto Galante ha detto loro, senza fare rivendicazioni. Sembra proprio che l’opinione prevalente della Valtriversa sia accettare quanto sta capitando. Mi auguro che non sia il pensiero di tutti i sindaci, ma vorrei vedere qualche segnale diverso. L’amministrazione comunale di Villafranca, come sempre, dichiara di tenere “un costante e periodico confronto con i rappresentanti dell’Asl” anche per ottenere “l’allocazione di nuove funzionalità”. A parte il linguaggio burocratico per darsi importanza, sono quelle belle parole generiche che dicono nulla. Tempi? Modalità? Richieste precise in base ai bisogni della zona? Ancora nulla. Confrontate interrogazione e risposta: a domande chiare, una risposta evasiva, generica e incompleta. Cavalla ha scelto di non far sentire la voce del territorio e di non chiedere all’Asl. Non si sa mai. Meglio non disturbare chi governa oggi in Regione (a proposito, avete visto la condanna per la lista fasulla alle elezioni regionali che appoggiava Cota? Situazione che si aggiunge all’assessore alla sanità arrestato). Se nei nuovi locali finirà solo quanto oggi ospitato nel distretto di via Luotto (il rischio è molto grosso), avremo speso oltre un milione di euro di soldi di tutti per avere nulla in più. Questo succederà perché la Regione governata dalla destra leghista oggi ha scelto di non mettere i servizi sanitari decentrati sul territorio.  Ad esempio, mi chiedo, che fine farà il servizio 118? Avere l’auto medica è molto meno che avere l’ambulanza. Significa ritardare la prestazione a chi ha bisogno con urgenza. Ci hanno già tolto la guardia medica un giorno d’estate di qualche anno fa, piano piano, senza dir nulla. Cosa altro toglieranno?

casa della salute: l’interrogazione di “Villafranca Domani

La risposta del sindaco Cavalla

casa della salute di Villafranca. I lavori sono in ritardo di quasi un anno
casa della salute di Villafranca. I lavori sono in ritardo di quasi un anno

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