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lunedì, 29 Aprile 2024

“Villafranca Domani” presenta una nuova interrogazione sulla casa di riposo Santanera

TROPPI SILENZI

Lo scorso 9 agosto, ho pubblicato su questo spazio un’interrogazione all’amministrazione comunale su quanto sta accadendo alla casa di riposo Santanera. Dal Comune nessuna risposta alle mie domande. Sono anni, e questo lo dico forte e chiaro, che l’opposizione in consiglio comunale sostiene che è necessario intervenire sulla casa di riposo. Sono anni  che diciamo che il Santanera deve diventare il centro della politica locale per l’anziano. Che deve essere gestito a Villafranca, rimanendo in mano pubblica, non da un privato che viene da fuori. Sono anni che sosteniamo che bisogna cercare nuove strade per risolvere il problema del Santanera perde soldi. Serve la gestione diretta, con personale assunto in proprio dall’ente: perché mettere dentro un esterno che, ovviamente, ci guadagna e fa aumentare i costi? L’Opera Pia S. Elena ha eliminato le cooperative ed ha proprio personale per l’asilo. Parole del suo presidente Carlo Cavalla, è ben contenta di questo sistema. Personale assunto dall’ente per avere persone più motivate e attaccate al loro lavoro. Noi vogliamo che non si perdano posti di lavoro. Serve il consorzionamento con altre case di riposo della zona per mettere insieme le forze, risparmiare sui costi e fare di più. Bisogna dare una soluzione alla proprietà Venturello, il fabbricato adiacente alla sede di via Roma, acquistato anni fa con un mutuo  che da sempre rappresenta solo un costo perché è inutilizzato e senza alcuna destinazione. Crediamo sia utile ampliare l’attività puntando sui servizi domiciliari, cioè portando assistenza a quegli anziani che ancora desiderano stare a casa e che magari non potrebbero pagare, o faticherebbero a farlo, la retta completa per abitare in casa di riposo.

Di fronte al problema, l’amministrazione comunale cosa fa? Come ho detto, non ha ancora risposto ufficialmente all’interrogazione. In questi giorni, ho avuto un colloquio telefonico con il sindaco (ero fuori Villafranca). Il primo cittadino ha detto che vuole salvare il Santanera e i posti di lavoro perché la casa di riposo non può andare avanti perdendo soldi. Ma guarda un po’. Si è accorto che ci sono difficoltà. Meglio tardi che mai. Peccato, però che si è perso tantissimo tempo per colpa sia della sua indifferenza, sia della trascuratezza del precedente governo comunale di cui lui era anonimo vice sindaco. Oggi il Comune si sta comunque muovendo. Come? Sostiene in modo diretto, partecipandovi attivamente proprio con sindaco e vice sindaco, l’operato del presidente Binello nella ricerca di una cooperativa alla quale affidare di fatto l’istituto. Obiettivo? Sbarazzarsi del problema casa di riposo, togliendo alla fondazione Santanera ogni strumento effettivo di controllo su come la futura cooperativa gestirà la struttura. Attenzione. Vi diranno che quanto sostenuto da me e dagli amici di “Villafranca Domani” sono invenzioni. Che siamo dei bugiardi che fanno terrorismo psicologico.  Che bisogna trovare una cooperativa che faccia prezzi più bassi rispetto a quanto praticato dall’attuale cooperativa Opera di Agliano, aderente al consorzio Socialcoop. Peccato che quando si cerca uno che faccia un lavoro e si bada solo al prezzo per scegliere si corrono molti rischi. Se si pensa solo a risparmiare, si mette a rischio la qualità. E’ un concetto valido in qualsiasi campo: la roba “sotto costo” è roba da poco o nasconde qualche fregatura. E sulla qualità del servizio agli anziani, che sono persone,  noi di “Villafranca Domani” non vogliamo rischiare o fare compromessi al ribasso. Peccato che ci sia un capitolato (il documento che dovrebbe spiegare come devono essere svolti i servizi) con moltissimi difetti e passaggi non chiari, scritto da chi non sa come funziona una casa di riposo efficiente.  Perché non è stata usata la professionalità della direttrice e del segretario per la preparazione dei documenti? Non si capisce a chi sono state richieste le offerte. Non si capisce in base a quali criteri verranno valutate. Non c’è alcuna idea sui fabbricati acquistati e non utilizzati. Non ci sono idee sui servizi domiciliari. Non si capisce perché mettere in piedi tutto questo meccanismo e la presentazione delle offerte in tempi strettissimi, guarda caso ad agosto, quando le aziende, di solito, sono in ferie. Ci sono tante domande da farsi. Alla nostra precedente interrogazione, ne abbiamo aggiunta un’altra. Clicca qui sotto per leggerla.

altre domande di “Villafranca Domani” sul Santanera

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