INIZIAMO MALE
Lo scorso 2 settembre, Roberto Campia, sindaco di Castellero, è diventato per la terza volta presidente della Valtriversa. Risultato che negli ultimi giorni prima del voto consigliare appariva ormai assolutamente scontato. Solo il sottoscritto ha ritenuto di astenersi e non lo ha votato. Perché? Ha rifiutato la mia richiesta di spiegare il suo programma prima del voto. La sua posizione è stata sostenuta a spada tratta anche dal sindaco di Ferrere, Federico Felicetti, diventato il vice di Campia.
Chi fa politica non deve dichiarare cosa vuol fare prima di farsi votare? Io credo sia solo normale spiegare perché si chiede il voto, in qualsiasi istituzione pubblica ci si trovi, e confrontarsi sui temi proposti. Ma, si sa, ormai non viviamo più in una situazione normale a tutti i livelli. Il dibattito e la conseguente ricerca di una sintesi dei punti di vista che faccia crescere la qualità sono visti come un impiccio e un fastidio. Meglio imporre una posizione con la forza dei numeri. Se non si hanno idee per affrontare i problemi si evita lo stesso la discussione, volendo far credere che tutto va bene, magari con l’appoggio complice dei mezzi di informazione (anche quelli locali).
Fino ad oggi, la Valtriversa è stata poco capace di scegliere, spesso bloccata da veti incrociati, incapacità di trovare obiettivi comuni, campanilismi, dissapori tra i sindaci, poca voglia di collaborazione. L’amministrazione che governa Villafranca si è mostrata incapace di dialogare con i Comuni più piccoli e sostenere in modo efficace progetti di cambiamento (con la piena responsabilità di Cavalla che, insieme a Padovani, ritirò l’appoggio alla mozione presentata con me nel dicembre 2008). Cambierà qualcosa? Non lo so, ma se lo stile è quello mostrato nel consiglio scorso, sono preoccupato. Nulla di personale contro Campia, ovviamente, ma l’inizio poteva essere migliore. Fa un po’ sorridere il fatto che il nuovo presidente si sia espresso dicendo che nessuno doveva sentirsi minoranza. Mi sembra che una tale affermazione doveva essere preceduta da atteggiamenti ben diversi. Solo dopo il voto, il programma è uscito. Argomenti in buona parte convidivisibili. Anche diversi temi da me sollevati nel passato mandato amministrativo. Peccato sia mancato uno sforzo positivo in più. Purtroppo, Campia li ha espressi in modo generico. Perché? Viene da pensare che la scelta sia stata di non scontentare nessuno e superare indenni il primo scoglio. Essere più precisi significava impegnarsi in maniera più netta e qui veniva il difficile, vista l’estrema fragilità mostrata dalla Valtriversa nel passato. Significativo anche il fatto che siano trascorsi ben tre mesi tra le elezioni comunali e il primo consiglio della Valtriversa. Poi, gli argomenti proposti sono tanti. Troppi per un mandato da presidente di soli due anni.
Cliccando qui sotto trovate la lettera che ho inviato al quotidiano “La Stampa”.
Se volete leggere l’opinione di Marco Ferrero, consigliere di Cantarana, cliccate su:
http://pdcantarana.ilcannocchiale.it/
Il programma che, dopo essere diventato presidente, Roberto Campia ha reso noto: