GIARDINI PUBBLICI
E’ piacevole vedere il Valentino frequentato da tanti bambini. E’ l’unico spazio libero realmente utilizzabile in libertà nel concentrico. Anzi, con il modesto giardino della stazione, è l’unico vero spazio verde comodo di tutto il paese e serve anche agli anziani della casa di riposo. Sia l’amministrazione Padovani, dove Cavalla era il grigio vice sindaco, sia quella di Cavalla diventato sindaco non si sono mai preoccupate dei giardini pubblici, giudicati un problema perché bisogna fargli la manutenzione. Per socializzare, secondo loro, ci sono i giardini privati. Peccato, che sono pochi quelli che possono permetterselo. I tanti che non li hanno si devono accontentare. Al Valentino la manutenzione è da sempre carente. Ogni tanto si interviene e poi ci si ferma. Come impegno più rilevante, sono stati piantati nuovi alberi: era ora ma peccato che siano ancora molto giovani. Il prato lascia molto a desiderare. Già nel 2007 e nel 2009 avevo sollevato il problema del degrado dei giochi per bambini. Anche in quei casi qualche intervento era stato fatto ma solo la settimana scorsa era possibile vedere l’altalena riparata con il nastro adesivo e con una catena rotta. Poi, forse qualcuno ha visto fare delle foto e il seggiolino tenuto insieme dal nastro adesivo è sparito e la catena rotta è tornata al suo posto. Bene. Comunque, una annuale passata di impregnante ai giochi in legno e alla staccionata verso piazza Santanera non guasterebbe. Nessuno sembra aver notato la rete che separa il Valentino dalla scarpata che da verso la ferrovia: è bassa, rotta in più punti e manca nella zona dove una volta c’era il gioco delle bocce (sparito da tempo). Uno dei molti ragazzini che frequenta il Valentino potrebbe facilmente oltrepassarla, con l’evidente rischio di incidenti. Dimenticati anche i bagni pubblici. Uno è sempre chiuso. L’altro fornisce uno spettacolo di notevole trascuratezza.