CHI VUOLE
LA PROTEZIONE CIVILE?
Che esito ha avuto la nostra mozione sulla protezione civile? E’ stata bocciata dall’amministrazione Cavalla nel consiglio comunale del 28 settembre scorso. Con quali motivazioni? Lor signori starebbero già facendo tutto per creare la protezione civile villafranchese. Come? Incontri con il personale e un bel piano di come affrontare i rischi messo sulla carta. Secondo noi, questo non basta. Riempire un bel faldone di carte serve prima di tutto ad essere a posto con la forma, non con la sostanza. In caso di problemi che coinvolgono la sicurezza dei cittadini, bisogna che ci sia chi sappia quando agire e come muoversi. A livello di paese serve a poco convocare “comitati”. Serve fare. Formare i dipendenti comunali è indispensabile ma non è sufficiente far loro qualche conferenza. Bisogna metterli alla prova con esercitazioni sul campo. Testare la loro capacità di valutare i rischi. Vedere se sanno coordinarsi con la Croce Rossa, con la polizia municipale e le altre forze dell’ordine, con gli altri gruppi di volontariato, con il personale delle scuole e della casa di riposo. Bisogna provvedere ad un minimo di attrezzature necessarie. Sapere dove metterle in modo che, in caso di bisogno, chi si deve muovere sappia cosa ha a disposizione e dove può trovarlo. Anche per gli amministratori serve una formazione specifica. Saper decidere in modo da prevenire i rischi e non come viene più comodo. Conoscere quello che c’è da fare realmente per non cavarsela a buon mercato dicendo che non ci riguarda perché è competenza di altri. Non ha senso dire che è la scuola a dover pensare alle esercitazioni di evacuazione: un buon amministratore comunale si deve preoccupare di prendere rapporti con la dirigenza scolastica in modo da verificare che le esercitazioni vengano fatte fino ad ottenere un buon risultato. Poi, serve creare un gruppo di volontari disposto a intervenire, prendendo a modello l’esperienza di Cantarana. Tutte cose che richiedono lavoro nei fatti e sperimentazione. Non teoria sulla carta. Infine, se tutto viene svolto a livello di Valtriversa, meglio ancora in modo da evitare dispersioni di risorse e inutili sovrapposizioni.
Cosa conteneva la nostra mozione? Un elenco di cose concrete da fare per andare nel senso sopra indicato. Andate a rileggere quanto scrivevo su questo spazio lo scorso 30 agosto. La maggioranza che oggi governa ci ha detto no. Le esercitazioni vanno fatte “a piccole dosi” perché qualcuno potrebbe farsi male: bene ha fatto la collega Silvia Porta a ricordare la sua personale esperienza di partecipazione ad un’evacuazione di una casa di riposo in Trentino con la Croce Rossa. Esperienza positiva perché preparata con cura e con la convinzione di tutti che fosse utile. Comodo governare con l’idea che tanto non capiterà mai nulla. E se capitasse qualcosa? Forse, lor signori troveranno il modo di dar la colpa a qualcun altro o alla sfortuna. Dovremmo fidarci di un’amministrazione comunale che affida gli incarichi ai dipendenti senza nemmeno informarli? Per buon senso, no. Gli acquisti di materiale verranno fatti se ci saranno finanziamenti regionali. Però, i soldi per aumentare lo stipendio del sindaco ci sono. Per la sicurezza dei cittadini, no.
Clicca qui sotto per leggere quanto scritto dalla Stampa sull’argomento:
sono contento sig Colombo ma cosa aspettate a rallentare le macchine tra le taverne e la crocetta ed fare funzionare i faretti sopra ai passaggi pedonali aspettimo che ci scappi il morto
[…] bene alla propria comunità. Il gruppo “Villafranca Domani” aveva presentato una mozione con una serie di proposte concrete in consiglio comunale. Eravamo a fine settembre 2009. La mozione è stata bocciata perché […]
[…] gestire la protezione civile a livello di Valtriversa ancora lo scorso anno. Ve la ricordate la nostra mozione bocciata dalla maggioranza in consiglio comunale a Villafranca? La Valtriversa per muoversi vuole la creazione del Com: un […]