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sabato, 20 Aprile 2024

“Villafranca Domani” è a favore della “casa della salute”

E L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE?

“La Stampa” dello scorso 3 marzo riporta nelle pagine di Asti un durissimo attacco della presidente della Provincia, Maria Teresa Armosino, contro le “case della salute” definite un investimento di soldi spesi male perché bisogna portare i servizi tra la gente. Concetto che suona bene ma, come tutti gli slogan che si propongono di parlare alla pancia del pubblico e non alla testa, non dice nulla di concreto.  Ovvio che lo slogan doveva solo servire a screditare la Regione Piemonte guidata dal centro sinistra di Mercedes Bresso. L’articolo toccava anche noi villafranchesi? Direi proprio di si. Sia perché una casa della salute sta sorgendo a Villafranca sulla ex statale 10, vicino alla rotonda, sia perché in prima fila tra il pubblico, come mostrava una foto a corredo del pezzo, c’erano l’assessore Sandra Ronco Malabaila e il capogruppo di maggioranza Walter Badella. Viene da chiedersi quale sia il loro pensiero sulla “casa della salute”. A favore o contro, come l’onorevole Armosino? Mi auguro che siano d’accordo con la “casa della salute”: il maggior investimento pubblico a favore del paese da tanti anni. Poi, ricordiamoci che la famiglia dell’assessore ha venduto al municipio una parte del terreno dove sta sorgendo la struttura, ottenendo anche l’edificabilità di un pezzo rimasto di sua proprietà, e l’impresa di famiglia si è aggiudicata l’appalto per costruirla…

Tanto per star dietro a quanto dice la presidente della Provincia, è serio pensare che tutti gli utenti dell’attuale distretto sanitario villafranchese stanno in piazza Marconi? Direi che è ridicolo solo sostenerlo. E tutti quelli che arrivano dalle frazioni e dai Comuni vicini? Li dimentichiamo? Poi, a Villafranca la scelta di andare sulla statale è stata dell’amministrazione Padovani. L’opposizione aveva tentato di fare altre proposte ma la giunta di allora non ha nemmeno voluto discuterle. La scelta della statale ha l’indubbio vantaggio di essere comoda per i mezzi di soccorso del 118 e consentirà di costruire a fianco della casa della salute la sede della Croce Rossa (idea il cui merito va a “Villafranca Domani” e non all’amministrazione comunale). Anche se noi, come gruppo, avevamo chiesto di acquistare l’intero lotto di terreno tra statale 10, ferrovia e rotonda. Perché? Visto che si va a costruire un centro di servizi al cittadino, era meglio avere spazio per un possibile sviluppo futuro. Spazio che allo stato attuale delle cose non ci sarà per una scelta al ribasso delle amministrazioni Padovani e Cavalla.

La casa della salute è una scommessa per il futuro che deve coinvolgere tutti i Comuni della Valtriversa. Per dare più servizi sanitari alla nostra gente, non basta costruire il fabbricato. E’ necessario che la Valtriversa contratti con l’Asl cosa metterci dentro non appena il fabbricato sarà finito. Bisogna pensarci fin da ora. Secondo me e secondo “Villafranca Domani” serve una struttura dove trovare servizi specialistici per i quali non sia più necessario ricorrere all’ospedale. Serve un’attività continuativa di prevenzione. Il paziente deve trovare qualcuno che lo indirizzi verso il percorso di cura corretto: verso lo specialista giusto nel posto migliore. Serve una collaborazione stretta con le scuole e con le case di riposo. Con queste ultime, in particolare, per creare alcuni posti letto da tenere a disposizione per le persone che, dimesse dall’ospedale, hanno bisogno di cure che a casa non possono avere. Serve un servizio di trasporto pubblico che unisca tutti i nove paesi della Valtriversa e che porti chi non ha mezzi propri, penso agli anziani, alla casa della salute. Tutto questo serve. Non strumentali polemiche.

Clicca qui sotto per leggere l’articolo sulla “Stampa” del 3 marzo 2010:

la destra contro le case della salute

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