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giovedì, 3 Ottobre 2024

Valtriversa: situazione delicata e molte incertezze. Alcuni piccoli Comuni a favore di un rafforzamento dell’Unione

SCEGLIERE IL FUTURO

Quale sarà il futuro della Valtriversa? Ancora nessuno lo sa. La situazione è delicata. Da un lato ci sono le pressioni dell’amministrazione villafranchese, che non mostra fiducia nella Comunità e sembra propensa a romperla per ridurla, al massimo, ad una collaborazione con Cantarana, Maretto e Roatto. Dall’altro, ci sono le posizioni di altri Comuni che si sono espressi a favore di una Valtriversa piú forte. Mi riferisco, in particolare alla coraggiosa e chiara posizione  di Cantarana e Roatto, emersa durante una recente riunione informale. Ma c’è anche il positivo programma del presidente Campia, sindaco di Castellero, che è stato approvato dal consiglio della Comunità. Positivo pure l’avvio di un dialogo con il personale dei Comuni dal quale, mi auguro, dovrebbero uscire proposte operative. Pure Monale sarebbe per la difesa della Valtriversa. Non è chiara la volontà di Ferrere.
I pesanti tagli operati dalla Regione ai propri finanziamenti aumentano le incognite. Stando ai primi dati che circolano, nei conti di quest’anno della Valtriversa potrebbero mancare oltre 200 mila euro ma non risulta ancora preparata alcuna bozza di bilancio preventivo 2012.
Quello che succede in alcune altre Comunità non incoraggia. E’ notizia dei giorni scorsi la miope decisione del Pianalto (la zona che interessa il Villanovese) di sciogliersi per volontà di Valfenera e Dusino S. Michele.
Gli anni persi in un eccesso di cautele e nella mancanza di coraggio verso un rafforzamento delle Comunità stanno presentando il conto. Con pochi soldi, le risorse future incerte, il forte aumento dei bisogni e doveri, se vogliono guardare avanti e non morire i Comuni possono solo stare insieme e dare poteri e forza alle Unioni. Se non lo faranno, preferendo guardare indietro e privilegiare un pericoloso campanilismo o la comoda scorciatoia di rimandare i problemi, si condanneranno a non contare più nulla. In una prima fase, se è utile, si può decidere che alcuni servizi vengano organizzati a livello di zone più ridotte ma sempre tutto nell’ambito della Valtriversa, che non deve essere spaccata. Se l’amministrazione di Villafranca non cambierà posizione, mostrerà sempre di più i propri limiti: quelli di non avere una visione per il futuro del paese.

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