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giovedì, 25 Aprile 2024

Unione “Colli del Monferrato”: “Villafranca Domani” si astiene sulla delibera delle funzioni associate

AVANTI PIANO,

ANZI PIANISSIMO

A che punto è l’Unione “Colli del Monferrato” tra Villafranca e Baldichieri? Nella sostanza, è ancora ferma. Credo sia utile tornare sull’argomento. Un anno fa, i due Comuni erano stati coltidall’improvvisa voglia di farla nascere velocemente. Bisognava entrare nell’elenco delle Unioni riconosciute dalla Regione. Altrimenti niente contributi. Va bene.  Poi?  Pochi giorni fa, c’è stato il primo incontro operativo con i consulenti esterni incaricati di organizzare l’avvio dell’ente. L’utilizzo dei consulenti era stata una proposta di “Villafranca Domani”, fin dall’inizio. Siamo soddisfatti che le due amministrazioni l’abbiano accolta, a differenza di quanto era capitato prima della scissione della Valtriversa dove la nostra idea era stata rifiutata. Un timido passo in avanti, è vero, ma è passato un anno. Non poteva essere fatto prima? Abbiamo anche proposto che si tenesse conto dell’opinione dei dipendenti interessati  per la scelta delle procedure informatiche per gestire tutta l’attività amministrativa. Ascoltare il parere di chi deve lavorare per avere tutti gli elementi utili a decidere: mi sembra normale buon senso per chi deve amministrare. Le amministrazioni non hanno ancora preso decisioni sul problema. Ed è passato un anno. Hanno appena preso l’avvio gli incontri formativi per gli amministratori di Villafranca e Baldichieri: altra nostra proposta dell’estate, per la quale avevamo preparato una dettagliata scaletta. Ci sono stati due incontri, fino ad ora: un fatto senz’altro positivo ma la giunta dell’Unione non ha scelto una precisa programmazione e  rimane il rischio che la formazione perda di efficacia per i tempi troppo lunghi.

Nel consiglio del 27 novembre scorso, ci è stata proposto di votare una delibera sulle “funzioni associate”. Un testo con generiche indicazioni di principio. Il senso? Ribadire in modo formale che si dovevano associare tutte le attività comunali entro il prossimo 31 dicembre, come da obbligo di legge, ma, visto che non lo abbiamo fatto, ci impegnamo a farlo un po’ alla volta in futuro. Quando? Come? Non si sa. “Villafranca Domani” si è astenuta. Siamo favorevoli all’Unione che concentri tutte le attività comunali ma abbiamo voluto evidenziare il troppo tempo trascorso ed i modesti risultati ottenuti. Abbiamo comunque ribadito la nostra disponibilità a lavorare su argomenti condivisi.

CHI CREDE NELL’UNIONE?

Le amministrazioni di Villafranca e Baldichieri credono veramente nell’Unione? Loro continuano a dire di crederci ma noi continuiamo a non vedere risposte convincenti alle nostre domande. Almeno per ora. E se la convinzione difetta nelle amministrazioni, non può esserci nemmeno nei dipendenti dei due Comuni, con tutte le incertezze che questo comporta. Fare l’Unione non vuol dire un nuovo ente sulla carta, con un bruttissimo simbolo. Non è far finta che tutto debba cambiare per poi limitarsi a conservare la situazione attuale, magari perché stare divisi è più comodo: non devi trattare con nessuno. Significa essere convinti che i problemi non si risolvono più a livello di piccolo Comune (e in provincia di Asti siamo quasi tutti piccoli o piccolissimi). Aumentano le difficoltà. Nello stesso tempo aumentano i bisogni. Ma diminuiscono i soldi. Sperare che, prima o poi, qualcuno ci manderà tanto denaro da spendere senza problemi, magari togliendo tutte le tasse locali, rimanendo tranquilli all’ombra del nostro piccolo campanile, significa credere nelle favole e fare altri danni. Danni destinati ad aumentare se gli amministratori comunali, per convenienza, alimenteranno nella gente la convinzione che, alla fine, tutto sarà come prima. Tranquilli, inutile preoccuparsi. E’ il messaggio più semplice da far capire. Quello che non si può dire nei discorsi ufficiali ma si fa passare negli ambienti giusti. Quello che meglio rassicura e porta il consenso facile. Perché altri danni? Vorrà dire perdere altro tempo che si aggiungerà ai tanti anni già persi nel mantenere la Valtriversa in stallo e poi spaccarla. La vecchia Valtriversa era stata l’occasione d’oro per i Comuni della zona per diventare uno dei poli principali di questa provincia. C’era tempo, c’erano soldi e c’era la possibilità di diffondere tra la gente la cultura dell’Unione. Non è stato fatto. Tutti gli otto Comuni portano, a diverso titolo, una responsabilità. A partire dalle amministrazioni villafranchesi. Di quella spaccatura, sarà proprio Villafranca a pagare il conto più salato. Conterà sempre meno e vedrà diminuire nel tempo il suo ruolo storico di punto di riferimento della zona. Sta già capitando. Ora, però, bisogna guardare a quello che c’è. E’ stata fatta una nuova Unione: facciamola funzionare. Serve decidere insieme su problemi che riguardano entrambi i paesi, con amministratori preparati per una visione complessiva e quindi con la capacità di costruire soluzioni valide per entrambi i territori. Serve confronto di idee e scelta di priorità. A che scopo? Preparare nell’Unione un progetto di zona. Per affrontare i bisogni sociali e sanitari. Per dare risposte locali alle difficoltà economiche e a un’economia che si sta modificando in modo profondo. Per organizzare il territorio e tutelare l’ambiente. Pwe promuovere la cultura. E i cittadini? Bisogna sollecitare la loro partecipazione al cambiamento. L’Unione sarà la realtà con la quale tutti dovremo dialogare. Quindi, servirà quella che una volta veniva chiamata “volontà politica” unita alla capacità di fondere le due strutture comunali, riorganizzando quello che c’è in un unico meccanismo che sappia migliorare la propria produttività. Senza fare un dramma della necessità di sperimentare soluzioni e ritararle in corso d’opera. Obiettivo finale, secondo noi, la fusione in un unico Comune.

funzioni associate: la proposta di delibera sulla quale “Villafranca Domani” si è astenuta

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