I COMUNI HANNO VOGLIA DI UNIONE?
L’Unione “Colli del Monferrato”, composta da Villafranca e Baldichieri, non ha avuto i 20 mila euro di contributi regionali sui quali sperava. Nel consiglio del 28 luglio, la previsione è stata cancellata dal bilancio. Perché? La Regione ha premiato le Unioni con più “funzioni associate”, favorendo di fatto gli enti già in funzione da tempo e sfavorendo quelli costituiti in tempi più recenti. Grazie a questo meccanismo, se la “Colli del Monferrato” è stata sfavorita, la Valtriversa ha portato a casa uno dei risultati migliori a livello regionale: ben 130 mila euro. Il nono posto in graduatoria.
Una piccola entità come l’Unione tra Villafranca e Baldichieri aveva poche speranze. Cosa bisognava fare? Essere capaci di darle forza e vitalità in modo rapido. Primo obiettivo: costruirne la struttura, prima necessità per poter lavorare. Così non è stato. Per ora, il bilancio è deludente: l’Unione è rimasta nella sostanza ferma. C’è la volontà di attivarla e farla cresce da parte delle amministrazioni comunali? A parole tutti dicono di si. Nel concreto, fino ad ora si è visto poco e quel poco con molta timidezza. Avevamo chiesto di fare la formazione degli amministratori, per consentire ai villafranchesi di conoscere Baldichieri e viceversa. Dopo un paio di incontri, di cui uno senza adeguata preparazione e con una mediocre partecipazione, tutto si è fermato. E queste dovrebbero essere cose semplici. Ma quando manca la convinzione è normale che ci si blocchi su problemi del genere. Sono stati acquisiti alcuni programmi informatici per far lavorare gli uffici, e questo è positivo, ma dopo mesi non è stato ancora realizzato un efficace collegamento intranet tra i due Comuni.
I contributi regionali premiano i risultati raggiunti? Risultati che siano qualità per i cittadini? Credo di no. Non vedo significativi cambiamenti reali. Rischia di essere ripetuto l’errore diventato evidente dopo pochi anni dalla nascita delle Unioni, nei primi anni duemila: il tentativo dei Comuni di scaricare sui bilanci dei nuovi enti i loro costi, senza puntare ad una effettiva riorganizzazione delle attività. In sostanza, svolgere le funzioni dei Comuni in Unione non significa creare una somma di organizzazioni precedenti, cambiando il nome ma mantenendo tutto come prima. Significa cercare nuovi risultati di livello più alto, scegliendo le priorità e risparmiando soldi oggi dispersi in spese improduttive. Dare soluzioni locali ai bisogni che non vengono più garantiti dallo Stato, dalla moribonda Provincia e dalla stessa Regione in crisi di risorse. Creare politiche di zona per affrontare problemi che non si fermano agli stretti confini dei nostri piccoli Comuni per affermare nei fatti che le scelte si fanno nell’interesse di tutti e non solo di qualcuno. Attuare una vera partecipazione dal basso della gente alle scelte che la riguardano come risposta concreta a chi ritiene che la politica sia una cosa inutile. Far sentire tutti i cittadini membri di un’unica comunità di persone, per arrivare alla fusione dei singoli Comuni in uno solo, pur nel rispetto delle ricchezze storiche e culturali di ogni singolo luogo. La Regione, se facesse nel concreto il proprio lavoro, dovrebbe verificare sul campo come funzionano i servizi, le differenze con le situazioni precedenti ed i veri risultati raggiunti. Credo che in questo modo ci sarebbero più soldi per quelle realtà che vogliono per davvero costruire un’Unione.
“Villafranca Domani” ha sempre considerato un grave errore la spaccatura della Valtriversa. Una divisione che ha sancito anni di occasioni perse per colpa di inutili campanilismi, mancanza di una visione di futuro e nessuna voglia di condividere le scelte. Una divisione del territorio che ci rende ancora più deboli e, a ben vedere, almeno per ora, ci ha fatto perdere i soldi regionali. Se la “Colli del Monferrato” saprà dimostrare di non voler ripetere gli errori della Valtriversa, noi daremo il nostro sostegno.