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sabato, 20 Aprile 2024

Unione “Colli del Monferrato”: la verifica chiesta da “Villafranca Domani” dovrebbe tenersi il 27 gennaio

CREDIAMO AD UNA VERA UNIONE

Torno sull’argomento Unione per dirvi che l’incontro con le amministrazioni comunali da noi chiesto per una verifica della situazione dovrebbe svolgersi il 27 gennaio. A fine novembre avevamo chiesto di fare il punto sulla situazione della “Colli del Monferrato”. Una runione che coinvolgesse i consigli comunali di Villafranca e Baldichieri, con tutti i dipendenti. La data era stata accordata per il 13 gennaio. Poi, Gianluca Forno, attuale presidente dell’Unione e sindaco di Baldichieri, ne ha chiesto il rinvio, motivandolo con problemi personali.

Abbiamo chiesto la riunione per capire quanto è stato fatto, al di là delle tante rassicurazioni formali ricevute in questi tre anni. Dove ci veniva sempre detto di stare tranquilli, che tanto tutto era ormai ad un passo dall’essere pronto. Così non era e si è visto. Vogliamo capire quanto resta da fare. Gli atti e le decisioni da prendere. Quali difficoltà vanno ancora superate. Abbiamo chiesto che lo stato di fatto e le cose rimaste vengano dettagliate in un’apposita relazione da distribuire a tutti i consiglieri. Voi direte: vale la pena preoccuparsi tanto di questa Unione? Noi crediamo sia fondamentale che il territorio si unisca e lavori insieme in modo funzionale e stabile. E’ l’unica strada che consideriamo percorribile per affrontare le troppe debolezze che condannano i piccoli Comuni a fare e contare sempre di meno. Debolezze ampliate dall’ente Provincia distrutto da una pessiama riforma. Meno soldi. Meno capacità di agire. Nessun peso nelle situazioni che governano problemi provinciali fondamentali come, ad esempio, i rifiuti, la sanità, il sociale. E nell’astigiano siamo tutti piccoli Comuni. Se i paesi contano meno, non fanno gli interessi della popolazione. Che fine faranno i pochi servizi sul territorio? Con la scusa di “risparmiare” e “ottimizzare”, i verbi preferiti da chi vuole “tagliare”, finiremo per vedere qualche servizio solo ad Asti e basta. Noi siamo per la Valtriversa unita, non per questa piccola Unione che consideriamo un errore. Ora però c’è. Facciamola funzionare. Ma tutto ha un senso se l’Unione farà meglio e di più dei Comuni separati, superando le reciproche diffidenze ed il campanilismo.

I CITTADINI NON VENGONO INFORMATI

Tre anni sono passati e la nostra gente ancora sa poco o nulla dell’Unione. Come capitava per la Valtriversa. Chi ha governato in questi anni Villafranca non ha mai voluto l’Unione come svolta per il futuro. Non l’ha mai considerata un obiettivo culturale. Se non si trasmette alla gente la necessità di costruire una nuova casa comune, con l’impegno di tutti in tutti i momenti utili della vita sociale, l’Unione rimarrà solo burocrazia e sarà sempre una scelta debole, incapace di produrre una vera integrazione tra i vari paesi. Far finta di cambiare affinché tutto rimanga come prima. E le persone non si sentiranno mai cittadine del nuovo ente. Ovviamente, devono crederci tutti i Comuni coinvolti. Ma se Villafranca vuole candidarsi ad essere il centro del progetto, la forza trainante, deve crederci più degli altri ed essere consapevole delle proprie responsabilità.

QUINDI?

Sono stati definiti gli obiettivi politici e i tempi per realizzarli? Sono stati fissati risultati da raggiungere? Livelli qualitativi da ottenere? Quando ci saranno i momenti di verifica? Sono stati fissati tempi e modi per misurare i risultati ottenuti? Nessuno lo sa. Serve un progetto dove le amministrazioni dicano chiaramente cosa vogliono fare con l’Unione.

Altre soluzioni? Fino ad ora non ne ho sentite. Tranne tirare a campare, accontentandosi di fare piccolo cabotaggio e un po’ di apparenza.

 

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