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venerdì, 29 Marzo 2024

un possibile investimento per il risparmio energetico nel bilancio preventivo 2015 del Comune

CI SIAMO

SULLE COSE CONCRETE

Dopo anni in cui i bilanci preventivi venivano affrontati ad esercizio inoltrato, quest’anno ci siamo trovati a deliberare molto presto. E’ successo nel consiglio comunale di sabato scorso, 21 febbraio. Abbiamo convenuto di farlo, accettando tempi strettissimi, che non consentivano di entrare nel merito delle voci di bilancio e di preparare eventuali proposte di variazione, perché c’era l’importante opportunità di concorrere al bando regionale per ottenere risorse da investire nelle nostre scuole. Opportunità da non perdere. Con il bilancio approvato, avremo un punteggio maggiore nella graduatoria che assegnerà le risorse. Soldi che, apprendiamo con piacere, saranno destinati anche ad opere per il risparmio energetico, obiettivo da sempre considerato prioritario dal nostro gruppo. Verrebbe realizzato un “cappotto” per tutto l’edificio.

Detto questo rimangono altre considerazioni. Proviamo ad esaminarne alcune.

Le difficoltà della finanza locale ci sono da anni e non si risolveranno aspettando improbabili interventi dall’alto che ci riportino a tempi dove tutto era fin troppo facile e senza responsabilità. I Comuni sono chiamati a cambiare i loro comportamenti. Anche Villafranca. Se vogliamo poter partecipare a bandi per avere finanziamenti che avranno tempi sempre più stretti, quello per la scuola ne è un’ulteriore dimostrazione, dobbiamo avere progetti già pronti. Quindi,  progettare ora, avendo voglia di guardare avanti per pensare alla Villafranca dei prossimi vent’anni. Solo così potremmo porre la necessaria attenzione ai problemi e coinvolgere tutti i soggetti interessati. Solo così potremo avere linee guida alle quali adattare eventuali interventi parziali da realizzare nel tempo.

L’UNIONE SERVE SE E’ FATTA PER DAVVERO E NON PER FINTA

Bisogna procedere con coraggio, e non perché costretti, verso la via dell’Unione e della successiva fusione. Abbiamo sempre pensato che la Valtriversa fosse l’ambito ottimale. L’amministrazione ha voluto una strada diversa. Dopo l’inutile tentativo di fare convenzioni, ha cambiato idea, accettando la nostra sollecitazione a fare una nuova Unione con Baldichieri. Nello statuto della nuova Unione dei Colli del Monferrato sono passati alcuni principi da noi proposti. Va bene ma andiamo avanti. Constatiamo che la costruzione del nuovo ente è praticamente ferma. Non si è ancora nemmeno provveduto a impostare la base indispensabile per operare: cioè l’organizzazione dei nuovi uffici, che non vuol dire trasferire un dipendente da Villafranca a Baldichieri e viceversa. Vuol dire strutturare i mezzi, definire le responsabilità, le competenze, gli ambiti concreti in cui si opererà. Vuol dire dare fiducia ai dipendenti e darsi un piano concreto degli obiettivi sui quali confrontarsi.

TUTTI DEVONO PAGARE PERCHE’ CI SIA EQUITA’

La cura nella gestione delle entrate proprie deve essere massima. Da tempo il nostro gruppo “Villafranca Domani” denuncia il grave problema dei crediti per tariffa rifiuti mai incassata. Il Comune cosa ha fatto? Prima ha negato. Poi, ha mandato solo semplici solleciti scritti a chi doveva pagare, senza fare convocazioni per colloqui diretti, nonostante gli impegni che l’amministrazione aveva assunto. Positivamente, si è provveduto ad una parziale svalutazione di quei crediti che alteravano il risultato del bilancio visto che sarà difficile, per non dire quasi impossibile, incassarli. Ci preoccupa quello che sarà il risultato delle multe autovelox visto che non conosciamo ancora l’esito degli incassi e visti i precedenti poco produttivi nella gestione sanzioni fatta dalla Valtriversa, ente da cui dipendiamo per le multe stradali. I costi dell’autovelox però sono certi, visto che l’impianto è in affitto, e dobbiamo pagarli. Fondamentale per la gestione dei tributi il censimento del patrimonio immobiliare, non fatto sulla carta ma fatto girando sul territorio per verificare consistenza, stato e utilizzo dei fabbricati. Solo con questi dati avremo uno strumento risolutivo per contrastare veramente l’evasione. E magari, rivedere le aliquote delle tasse locali, favorendo ad esempio le case affittate a canoni concordati con il Comune e penalizzando chi tiene le abitazioni vuote. Già, serve sapere quante sono le case vuote e quanti sono i capannoni non utilizzati: proprio quei dati che l’amministrazione ha sempre voluto dimenticare, nonostante qualche blando impegno a parole. Solo così si potrà capire se e come impostare una futura revisione del piano regolatore.

COSTRUIRE UNA NUOVA COESIONE SOCIALE DEL PAESE CHE CAMBIA

Difficoltà sociali: aumentano e cambiano per un aggravarsi della crisi generale. Lo sappiamo. Cosa facciamo nel concreto?  Facciamo la rete degli enti e del volontariato, gestita dal Comune, per non disperdere risorse ed energie? Cerchiamo di conoscere in modo oggettivo i bisogni della popolazione? Pensiamo a forme di lavori sociali per impegnare chi non può pagare le tasse comunali o gli affitti delle case popolari? Sosteniamo le associazioni che hanno idee innovative? Mettiamo attenzione a concentrare gli aiuti su chi è veramente in difficoltà? Ci preoccupiamo per il futuro della casa di riposo e degli anziani che vivono soli? Vogliamo conoscere e coinvolgere veramente gli stranieri che abitano a Villafranca? Non vediamo nulla di tutto questo nelle scelte dell’amministrazione.

UNA GIUNTA CHE COSTA TROPPO

Ci sono delle difficoltà ma  i costi della politica non si toccano. Sono sempre troppo alti per il nostro Comune: 40 mila euro che l’anno scorso erano diventati 45 mila per pagare la liquidazione a Cavalla dopo il primo mandato. Nessuna volontà di dare un segnale di cambiamento, almeno con un significativo risparmio. Eppure abbiamo una giunta fatta per la maggior parte di pensionati, che non ci rimettono se dedicano il loro tempo al Comune.

RISPARMIARE SUI COSTI DELL’ENERGIA

Troppo rilevanti i costi dell’energia. Continuiamo a spendere oltre 100 mila euro per la sola pubblica illuminazione: cifre che da anni non possiamo più permetterci. Bene il possibile investimento sulla scuola. Ma è necessario andare oltre. Risparmiare sui costi dell’energia è la vera opera pubblica del futuro e fa bene all’ambiente. Ci sono altri fabbricati comunali che costano troppo. Serve scegliere le soluzioni con preparazione e consapevolezza, non sulla spinta del “sentito dire” o di qualche privato “interessato”. Così potremo essere pronti a cogliere tutte le occasioni di finanziamento che ci saranno. Nella nostro dibattito pubblico dello scorso 3 ottobre, dedicato a questo tema, abbiamo dimostrato che ci sono molte opportunità da sfruttare e il nostro Comune è ancora molto indietro.

RIFIUTI?

Sui rifiuti, sappiamo che aumenteranno i costi di raccolta. Ci sarà un nuovo appalto (l’attuale è scaduto) gestito dal Consorzio astigiano e questo, ci dicono, potrebbe far salire i costi di un 4 o 5 per cento. Ci auguriamo che il Cbra faccia un appalto dove sia possibile la vera concorrenza di mercato. Sappiamo bene che la città di Asti ha sempre avuto la tentazione di monopolizzare il settore con la propria azienda Asp. Però, la nuova sfida è non produrre rifiuti. Serve premiare iniziative sperimentali che vadano in tal senso. Ma nulla è stato previsto per quest’anno.

COME ABBIAMO VOTATO SUL BILANCIO PREVENTIVO?

Sul bilancio, a differenza del passato, il nostro gruppo si è astenuto. Abbiamo voluto dare un segnale positivo nei confronti di un fatto nuovo: l’impegno per il possibile investimento sulla scuola che accoglie nostre idee. Noi siamo disponibili al confronto e al sostegno di provvedimenti concreti, compatibili con il programma votato dai nostri elettori, che accolgano quanto noi sosteniamo nell’interesse del paese. Sull’aggiornamento delle linee di programma dell’amministrazione, portato al voto, ci siamo espressi in modo contrario. Troppo generico e scontato su punti per noi molto importanti come la politica sociale e l’Unione ma, ad esempio, estremamente preciso nell’indicare come obiettivo di favorire nuovo consumo di territorio. Come ha detto bene il collega Alfredo Castaldo, “sembra un programma di un sindaco al primo mandato”.

l’aggiornamento del programma 2014 – 2019 dell’amministrazione comunale

 

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