AUMENTANO LE TARIFFE
Con una interrogazione presentata in consiglio comunale, il nostro gruppo “Villafranca Domani” ha chiesto ragione dell’aumento delle tariffe scuolabus deciso dalla giunta nello scorso settembre. Il costo annuo che le famiglie devono pagare oggi è di 195 euro per bambino. Per ogni figlio oltre il primo, la spesa si riduce a 140 euro. Perché abbiamo chiesto il motivo dell’aumento? Perché il costo effettivo del servizio a carico del bilancio comunale è sceso dai 21 mila euro del 2004 ai 15.400 euro del 2008. In un momento di difficoltà generale, come l’attuale, crediamo sarebbe stato meglio evitare di mettere mano alle tariffe. Tra l’altro, i ragazzi che prendono lo scuolabus sono scesi di numero, diminuendo di quasi un terzo dal 2003 al 2008 (da 57 a 41), nonostante l’aumento degli alunni che frequentano le scuole villafranchesi. E se consideriamo che, in poco tempo, hanno operato aumenti delle loro tariffe anche asilo e casa di riposo, vediamo come non ci sia stata alcuna volontà di tenere sotto controllo i costi per le famiglie. E’ vero che stiamo parlando di situazioni molto diverse ma sono tutte realtà le cui decisioni potevano essere indirizzate dal Comune. Il municipio può decidere in proprio i costi dei suoi servizi, nomina suoi rappresentanti nel consiglio dell’Opera pia S. Elena e l’intero consiglio di amministrazione della casa di riposo (dove siede addirittura un’assessore). Nelle settimane scorse abbiamo potuto ascoltare diverse preoccupazioni circa l’aumento di tutti questi costi: alcuni ci hanno detto che porteranno i loro bambini all’asilo a Baldichieri; altri che stanno valutando di togliere il loro famigliare dalla casa di riposo e di riportarselo a casa; altri ancora hanno lamentato quanto sia impegnativo per un bilancio famigliare avere dei figli da mandare a scuola. Avremo servizi solo per chi sta bene economicamente? L’amministrazione comunale si difende giustificando gli aumenti con la svalutazione monetaria e con i soldi a disposizione per i contributi ai casi di bisogno: 3 mila euro per la mensa scolastica di elementari e medie; 2500 euro per il trasporto scolastico; 2 mila per la mensa della scuola materna; 2.500 euro per le rette di frequenza dell’asilo; 2500 euro per le rette della casa di riposo. Tutte cifre utili ma che di sicuro non consentono interventi importanti. L’ultima poi, quella per le rette del Santanera, è di una modestia che si commenta da sé: con un costo mensile dai 1300 ai 1700 euro per anziano è abbastanza facile capire che con quei soldi si potrà fare quasi nulla.