TIRANO A CAMPARE
Che nel governo comunale ormai prevalesse la filosofia del tirare a campare, ormai lo sapevamo già. Gli ultimi svarioni faticosamente ammessi durante l’ultimo consiglio comunale non hanno fatto che darci un’ulteriore conferma.
Il Comune dovrà restituire 75 mila euro di Ici che non gli competeva. Ha sbagliato la società “Sanpaolo Leasint” a versarla, è vero, ma i controlli? Erano anni che non venivano fatti e l’amministrazione non si è mai preoccupata di verificare che venissero fatti, dando alla struttura il necessario aiuto per attuarli. Sarà per caso che ai nostri amministratori disturbi l’idea di controllare chi non paga le tasse? E quella volta che controllano trovano anche chi ha pagato in più: una vera sfortuna.
Tolti dal bilancio anche i 20 mila euro di entrata previsti dalla vendita di una tomba che non è mai stata venduta. All’ultimo momento, a gara già indetta, si è fatto vivo un’erede interessato a tenersi la proprietà. Peccato che, nel frattempo, il Comune avesse già versato dei soldi ad un altro presunto erede per fargli rinunciare ai suoi diritti. Ricerche veramente attente, non c’è che dire. Recupereremo gli euro pagati? Non si sa. Ed i poveri resti mortali, sono ancora al loro posto o sono stati tolti in previsione della vendita? Ci viene da pensare che la risposta giusta sia la seconda ma nessuno lo dice. Bella figura davvero.
Prevista la spesa di 22 mila per interessi passivi dovuti a ritardati pagamenti. A cosa si riferiscono? Ai ritardi nei pagamenti delle fatture di smaltimento rifiuti. Perché non vengono pagate in tempo? Perché il Comune è carente di soldi liquidi in quanto emette le bollette dei rifiuti in ritardo. Quando è nato il ritardo? Nel 2004. L’anno delle elezioni. Che combinazione.
C’è dell’altro. La fattura per la campagna di promozione della raccolta differenziata dei rifiuti mai pagata. Il Comune dice che non gli compete ma a Gaia spa, l’ente che gestisce gli impianti di smaltimento, almeno per ora, reclamano i soldi. Una classica difficoltà di comunicazione tra enti pubblici? È ben più grave, visto che il sindaco Padovani è il presidente del Consorzio di bacino per i rifiuti, l’altro ente che si occupa di immondizia nell’astigiano e la questione è aperta dal 2002. Mancanza di dialogo o disinteresse a risolvere i problemi?