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giovedì, 2 Maggio 2024

tempi sempre più lunghi per la “casa della salute”. Nessuno dice come verrà utilizzata. Cosa fanno i Comuni?

LA STORIA INFINITA

Ad agosto, abbiamo raccolto una voce su nuovi possibili problemi per la “casa della salute”. Secondo quanto ci è stato detto, il cantiere sarebbe ancora fermo perché l’impresa costruttrice vanterebbe ancora crediti verso l’Asl per i lavori fatti. Anche il cambio alla direzione generale della stessa Asl avrebbe creato problemi: ne sarebbe derivata una “pausa di riflessione” per rivedere il progetto. Non avendo elementi per giudicare l’attendibilità di queste voci, abbiamo preferito rivolgere la domanda all’amministrazione comunale se aveva notizie in grado di smentire queste ulteriori preoccupazioni. Abbiamo presentato un’interrogazione ufficiale, chiedendo anche se c’era un aggiornamento sui tempi per i lavori di completamento e su quanto andrà nella struttura. La risposta ci è arrivata alcuni giorni fa. Il Comune smentisce che ci siano ritardi perchè l’impresa che avrebbe vinto l’appalto per completare i lavori avrebbe tempo per eseguirli fino a gennaio 2016. Una risposta molto burocratica che non spiega perché, dalla gara di appalto per il completamento, che si è svolta a fine aprile, nulla sembrerebbe essersi mosso. Almeno fino ad ora. E son passati più di quattro mesi. Poi, essendo di Mestre, l’impresa  avrebbe pensato si subappaltarne una piccola parte anche alla villafranchese Creuma. Visto che Cavalla non ha risposto alla nostra specifica domanda, ci auguriamo che la Creuma sia stata pagata per intero per i lavori del precedente appalto. Se così non fosse, ci sarebbe da essere effettivamente preoccupati. Circa quanto andrà nella struttura, Cavalla dice che se ne parlerà a definizione delle scelte regionali. Quando? Come leggerete più avanti, la proposta di riorganizzazione dell’Asl potrebbe arrivare a fine ottobre. Ma quando e con che tempi si entrerà nel merito?  Per ora, tutto ancora rimandato. Non se ne doveva parlare già prima di questa estate? Almeno così si era capito nella conferenza stampa di aprile che annunciava il completamento dell’opera. Mi chiedo: perché non ora? Perché nessuno sa cosa farsene di quella struttura, pensata per un disegno completamente diverso da quello che è stato poi attuato dalla Regione governata da Cota? O, forse, perché la sanità subirà altri tagli? Probabile,  viste le fantasie governative e le grosse difficoltà della Regione Piemonte. E cosa fanno i Comuni della zona? Continueranno ad aspettare, passivi? Senza nemmeno provare a fare proposte? Noi di “Villafranca Domani” abbiamo già detto tante volte come la pensiamo. Fra un anno potrebbe essere tardi.

la nostra interrogazione e la risposta del sindaco

autorizzazione subappalto_creuma

MA I COMUNI VOTANO A FAVORE DEI TAGLI

A proposito di Comuni. Sul sito dell’Asl ho trovato il verbale della conferenza dei sindaci dello scorso 22 luglio. Cos’è la conferenza dei sindaci? Un organo di “programmazione, indirizzo e verifica delle attività aziendali”, come viene definito sullo stesso sito dell’Asl. Ne fanno parte i 106 sindaci astigiani. In pratica, dovrebbe essere quel momento istituzionale di confronto tra l’Asl e il suo territorio. Se leggerete l’atto, basta cliccare sotto queste righe, troverete che dei 106 aventi diritto, solo 34 erano presenti. E questo dovrebbe essere già un dato significativo per capire come funzionano le cose. Provate a mettere insieme: un po’ di disinteresse di chi pensa che la cosa non lo riguardi, la poca o nulla conoscenza dei problemi, la scarsa convinzione perché “tanto bisogna subire quanto viene deciso dall’alto”, la totale incapacità di fare blocco per superare il grave problema che divisi si è piccoli e si conta nulla. Che quadro emerge? La cronica debolezza dei Comuni, che non sanno far pesare i bisogni dei cittadini quando si deve trattare in enti che gestiscono interessi su territori di grande dimensione. Teoricamente la forma è salva perché i Comuni hanno un momento dove possono farsi sentire. Ma, visto che non lo usano,  questi enti sono governati di fatto dai funzionari. O prevalgono altri obiettivi, come quelli della città di Asti, il Comune capoluogo che storicamente non si è mai preoccupato del rapporto con il territorio, a prescindere dal colore delle amministrazioni che l’hanno governato.

verbale conferenza dei sindaci del 22 luglio 2015

Perché ho fatto questa premessa? Se continuerete a leggere il verbale, troverete che i sindaci erano chiamati a dare un parere sul raggiungimento degli obiettivi 2014 ed a discutere sulla riorganizzazione territoriale del sistema sanitario. Il nuovo direttore generale ha detto che bisogna ridurre i costi ma senza “tagliare i servizi”. Il solito motivetto che ci dicono quando ci stanno per togliere qualcosa e devono tenere tranquille le persone normali. Intanto fanno passare i tagli ma sulla qualità effettiva del risultato e sul modo per raggiungerlo nessuna chiarezza e nessun ragionamento con spirito critico. Ribadisco: leggete il verbale. Nessuna indicazione su come verrà sviluppata l’organizzazione territoriale. Solo un accenno ad un piano assunzioni che, sentendo le opinioni degli addetti ai lavori, non consentirà di mettere personale sul territorio. Il sindaco di Roatto, Bruno Colombo, ha chiesto una visita alla “casa della salute” costruita a Villafranca e che si diano risposte alle domande della gente. Nella sostanza, quanto noi di “Villafranca Domani” abbiamo chiesto ufficialmente all’Asl nello scorso aprile. Il nuovo direttore generale non ci ha mai risposto. A Colombo, ha risposto che se ne parlerà più avanti, quando verrà presentata, forse a fine ottobre, la proposta dell’Asl.  Ringrazio comunque il sindaco di Roatto per essersi fatto portavoce della necessità che l’Asl dialoghi apertamente con i cittadini. Avremmo voluto leggere anche il sostegno del sindaco di Villafranca a queste richieste. Ma questo non c’è stato. Perché? I sindaci poi si sono espressi votando a favore dell’intervento fatto dal direttore generale. Quindi, l’amministrazione di Villafranca è d’accordo che si tagli sulla sanità locale? Sembrerebbe di si, visto che l’unico voto contrario è di Villanova. Astenuti Viarigi e Cerro Tanaro. Mi chiedo: perché hanno votato a favore di una relazione dove si dice solo che si taglierà? Dal verbale, non risulta che il voto sia stato espresso su un documento preciso. Perchè? Almeno potevano essere chiari i contenuti sui quali dichiararsi favorevoli o contrari. E  chiedere almeno qualche impegno in più?

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