I COMUNI E IL RISPARMIO ENERGETICO
Desidero fare un complimento all’ottima serata che Legambiente ha fatto lo scorso venerdì 13. In modo finalmente semplice, il pubblico presente ha potuto conoscere un argomento complesso e delicato come la scelta tra energia solare ed energia nucleare. Gian Piero Godio, presidente di Legambiente Vercelli, ha invitato alla costruzione di un impianto fotovoltaico per ogni edificio in modo da favorirne, con un’attenzione ad evitare gli sprechi, l’autonomia energetica. Secondo il relatore, a Villafranca ci sono solo due impianti fotovoltaici. Pochissimi. Ma anche da altre parti è così. Per quanto mi risulta, la diffusione di questa tecnologia nelle case astigiane è modesta, nonostante gli incentivi economici molto interessanti. Perché? Credo che pochi sappiano i vantaggi di un impianto del genere e come fare per averlo. Anche quelli che sono disponibili a dotarsi di un fotovoltaico, spesso non sanno scegliere tra le varie proposte commerciali, magari fatte da ditte che si sono improvvisate nel settore e magnificano il risultato “sempre e comunque” senza tener conto delle difficoltà climatiche del posto dove l’impianto andrebbe installato. Oppure, si trovano di fronte allo scetticismo interessato di professionisti e artigiani che non sanno nulla di queste nuove tecnologie. Il cittadino deve essere aiutato da professionalità adeguate. Chi può farlo? La mia proposta è che siano i Comuni a farsi carico di preparare gli strumenti informativi giusti per favorire cittadini e contribuire a formare imprese e tecnici. Penso ad uno sportello ecologico che aiuti il privato che vuole costruire o ristrutturare a progettare un impianto fotovoltaico adatto, lo aiuti per la scelta delle soluzioni tecnologiche giuste, lo informi sulle ditte che sanno lavorare con qualità e sui vantaggi economici che si possono ottenere. Penso a norme di piano regolatore che favoriscano l’edilizia con materiali e soluzioni ecologiche. Il tutto potrebbe essere fatto proprio in collaborazione con le associazioni ambientaliste come Legambiente. Incontri informativi come quello dell’altra sera potrebbero tenersi più spesso, anche per spiegare più in dettaglio come fare a risparmiare energia e calore nelle nostre case. Gli edifici pubblici dovrebbero essere dotati di questi impianti e di accorgimenti utili a risparmiare. Ci sarebbe un vantaggio per le casse comunali e tutti potrebbero vedere in concreto come si fa a cambiare in meglio.