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martedì, 30 Aprile 2024

si ritorna a parlare di casa della salute

ANNI DI RITARDO

Noto con piacere che si torna a parlare della casa della salute. “La Stampa” di venerdì scorso dedica all’argomento un articolo dal quale apprendiamo che l’apertura sarebbe ancora una volta posticipata. Ora sarebbe per fine anno. E saremmo già a quattro anni di ritardo. La Regione scrive al Comune che sta aspettando i soldi per completarla dallo Stato. E il sindaco promette che si farà paladino della sua apertura. Più volte su questo spazio mi sono occupato del tema e più volte in consiglio comunale “Villafranca Domani” ha sollevato l’argomento con interrogazioni e mozioni. Come gruppo, abbiamo organizzato anche diversi dibattiti pubblici. Alcuni giorni fa, ci è stata fatta vedere  una determina dirigenziale della Regione che fa una ricognizione dello stato dei progetti dei centri di assistenza primaria, cioè proprio delle case della salute. Dopo averla letta, e tenendo conto che si tratta di un documento pieno di burocrazia, cioè scritto in un modo che non agevola la comprensione alla gente normale, ci è sorto un dubbio. Non si parla della casa della salute di Villafranca. Per l’astigiano vengono citate solo Nizza e Canelli. Perché? C’è veramente la volontà di avviare quella di Villafranca? Non siamo tecnici e quindi non siamo sicuri di aver interpretato bene tutto il senso di quello scritto ma la lunga e difficile storia della struttura autorizza pensieri negativi.  Una storia che è una prova della debolezza di questo territorio. La casa della salute non è di Villafranca. Dovrà servire, se e quando verrà aperta, tutta la Valtriversa. L’Unione, quando era ad otto Comuni, avrebbe dovuto occuparsene ma non lo fece se non in modo distratto e in rari momenti, dimenticandosi subito del protocollo di intesa fatto con l’Asl nel gennaio 2007 che riportava scopi e contenuti dell’opera. L’amministrazione di Villafranca non sollecitò mai il problema in quel contesto. Il nostro Comune non difese la casa della salute nemmeno di fronte alle critiche pesanti del consigliere regionale, ex Pdl, Rosanna Valle e di quelle indirette della ex presidente della Provincia, Armosino. La Regione a guida leghista ha sempre scelto in modo aperto, e vennero a dirlo anche a Villafranca, di privilegiare la sanità privata. Cioè, se hai i soldi ti curi, altrimenti arrangiati.

A proposito, sempre per parlare di storia, un paio di precisazioni. Tanto per ricordare i fatti. Quando nacque l’idea della casa della salute, nel 2006, noi proponemmo di farla recuperando l’ex casa Venturello, il fabbricato di proprietà della casa di riposo Santanera, in via Roma, da sempre inutilizzato e quindi da sempre un inutile costo vivo per l’ente proprietario. La proposta venne bocciata, senza alcun approfondimento, dall’allora amministrazione Padovani Cavalla. Sarebbe stata una soluzione molto più utile, funzionale e complessivamente più economica, senza consumo di territorio. Soluzione che avrebbe anche avuto il vantaggio di mantenere “vivo” il centro del paese. L’amministrazione Padovani Cavalla era la stessa che aveva vinto le elezioni con i manifesti che promettevano l’arrivo a Villafranca del “pronto soccorso”… Si sa, son belle le campagne elettorali piene di fantasie. Chissà la prossima? Il fabbricato per la Croce Rossa non è un merito dell’amministrazione comunale ma è una proposta di “Villafranca guarda oltre”, gruppo di opposizione fino al 2009, accolta dall’allora direttore dell’Asl, Luigi Robino, che lavorò concretamente per realizzarla. La Croce Rossa doveva andarsene nel capannone vicino al “Mercatone”, con una notevole scomodità per i volontari.

la risposta della Regione al Comune

Regione: la determina dirigenziale

il cantiere fermo della "casa della salute" in regione Pieve. In primo piano, la "piscina".
Era il maggio 2010: quando la casa della salute diventò una piscina… Forse il posto dove costruire la struttura non era il più adatto

 

il cantiere della casa della salute come si presenta oggi. In primo piano, il fabbricato destinato a sede della Cri
il cantiere della casa della salute. La foto è di un anno fa ma la sostanza non è cambiata. In primo piano, il fabbricato destinato a sede della Cri

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