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venerdì, 19 Aprile 2024

Santanera: tutto annullato per “vizi insanabili”. Si ricomincia da una gara pubblica

LEGALITA’ E TRASPARENZA

Cosa sta succedendo alla casa di riposo Santanera? Come scrivevo l’11 settembre scorso ( “Nebbia al Santanera”), l’amministrazione comunale non dava risposte alle nostre domande. E nelle ultime settimane? Sono capitati fatti importanti. Vi ricorderete che il presidente Carlo Binello tentava di affidare la gestione dei servizi dell’istituto con una strana presunta gara messa in atto in tutta fretta ad agosto. Chiedere offerte nel mese in cui tutti sono in ferie, da preparare in pochi giorni su un capitolato (la descrizione dei servizi sulla quale i concorrenti devono stabilire un prezzo) mal fatto, lascerebbe perplessa qualsiasi persona di buon senso. Non i nostri governanti comunali, ben felici di indirizzare e sostenere le scelte di Binello. Come se non bastasse, era evidente che quel capitolato era stato preparato da uno dei potenziali concorrenti: la cooperativa M2 di Moncalieri. Cooperativa che aveva già fatto danni a Cinaglio. Perché volerla a tutti i costi anche al Santanera, nonostante la Cgil avesse avvisato proprio Binello dei problemi esistenti? Le preferenze del presidente e dell’amministrazione comunale erano chiare. Perché il Santanera si sarebbe dovuto privare di ogni forma di controllo rinunciando a gestire in proprio la direzione? Perché Binello e l’amministrazione comunale facevano finta di non vedere che il capitolato da loro proposto avrebbe ridotto la qualità dei servizi agli anziani e non avrebbe tutelato il personale? E come se non bastasse, in questo grosso pasticcio tutte le decisioni erano state prese direttamente da Binello, con l’avallo e il sostegno del Comune, e in totale disprezzo delle norme statutarie del Santanera. Cioé senza alcuna approvazione da parte del consiglio di amministrazione. Per dare una parvenza di legittimità al tutto, dopo che il problema era stato sollevato dal nostro gruppo consigliare e da Alfredo Castaldo, proprio in consiglio di amministrazione era arrivato un verbale, confezionato ad arte, preparato dal vicesindaco Guazzo, che tentava di spacciare per deliberate tutte quelle contestate scelte in realtà mai approvate.

Per fermare questa ostinata volontà di dare attuazione a decisioni che avrebbero messo a rischio la stessa vita del Santanera, si è dovuto presentare un esposto ai Carabinieri di Villafranca, a firma di Alfredo Castaldo, con tutta la dettagliata descrizione dei fatti. Esposto indirizzato anche a Provincia, Asl e Regione. Messo di fronte alla nostra presa di posizione, il consiglio di amministrazione ha preso atto della situazione ed ha annullato la strana gara per “insanabili irregolarità formali”. In contemporanea, il consiglio di amministrazione ha iniziato un lavoro di revisione della proposta di capitolato, ancora in corso, che ha corretto diversi problemi da noi sollevati: tutela del personale e suo inquadramento, organizzazione dei servizi, requisiti per partecipare alla gara, ruolo di controllo della direzione. Nonostante l’opposizione del presidente e del consigliere Dezzani, il consiglio ha deciso di utilizzare la gara pubblica per affidare i servizi, come da noi ripetutamente richiesto. Pertanto, dovrà essere preparato un bando di gara con chiare condizioni per concorrere all’affidamento e un metodo trasparente per valutare le offerte, compresa la creazione di una commissione composta esclusivamente da tecnici. Abbiamo riportato la discussione su un binario di trasparenza. Quando si gestisce la cosa pubblica, questo dovrebbe essere un fatto normale. Purtroppo, al Santanera non è stato così. Nonostante i nostri suggerimenti, la nostra ripetuta dimostrata volontà di collaborare, presidente e amministrazione comunale hanno volutamente chiuso ad ogni dialogo, violando lo statuto dell’ente e le più elementari regole di correttezza istituzionale. Solo la presentazione dell’esposto ha sbloccato la situazione, correggendo una strada che stava diventando pericolosa.

Nonostante quanto successo, nell’ultimo consiglio comunale, il vice sindaco Guazzo mi ha attaccato dando una versione dei fatti che ho giudicato falsa. L’amministrazione comunale non sarebbe stata a conoscenza dei problemi di M2: quando vuoi portanti in casa qualcuno, non prendi informazioni? Anche facendo finta di credere alla buona fede dell’amministrazione comunale, bel modo di gestire gli interessi del paese. Improvvisazione? Incompetenza? Altro? Poi, ribadisco, la stessa Cgil aveva avvisato Binello durante un incontro sul personale. Perché dal secondo incontro  con il sindacato Binello ha volutamente escluso il consigliere Castaldo? Per Guazzo, la gara annullata avrebbe comportato un risparmio sui costi. Sarà colpa nostra se questo risparmio non si realizzerà. E secondo Guazzo non potrà realizzarsi perché noi staremmo mettendo grossi “paletti”, come lui li ha definiti, per il privato. Ad esempio, una riunione sindacale ogni quindici giorni. Esempio assolutamente sbagliato perché nella bozza di capitolato di cui oggi si discute non c’è nulla del genere: si parla di riunioni con il personale per organizzare la collaborazione delle diverse figure professionali che lavorano nella casa di riposo, a favore degli anziani. Fare in modo che infermiera, assistenti, fisioterapista. animatore e psicologo si parlino per valutare insieme i bisogni dell’anziano e scambiarsi informazioni sul suo stato di salute è un fatto solo normale in una casa di riposo che vuole funzionare bene. E’ sbagliato non farlo. Altro che riunione sindacale. Fino a quando si utilizzeranno le cooperative non ci potrà essere risparmio sul personale. E’ chiaro che l’intermediario che mette i dipendenti vuole guadagnarci. L’unico modo per risparmiare, secondo noi, è la gestione diretta del personale come viene fatto all’Opera pia S. Elena. Nessuna cooperativa e dipendenti assunti in proprio. Ovviamente, bisogna che il consiglio dell’ente lavori un po’ di più. Vogliono far credere che il problema del Santanera sia solo il personale. Non è così. Il disavanzo deriva da un mutuo per la proprietà Venturello: gli efidici a fianco dell’istituto, acquistati quattro anni fa e mai utilizzati. Deriva da consumi energetici troppo elevati perché non è mai stato affrontato il problema (infissi vecchi, soffitti alti). Deriva dalla mancanza di servizi aggiuntivi che diano altre entrate oltre alle rette dei degenti. Guazzo dice che non c’è incompatibilità tra il suo ruolo di vice sindaco e la “consulenza” che svolge al Santanera. Io dico che se si è vice del sindaco che nomina i membri del consiglio di amministrazione della casa di riposo, non si va a lavorare per la stessa. Non conta l’importo della parcella. Un po’ di buon senso e un po’ di etica professionale lo sconsiglierebbero.

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