NO ALLA DIVISIONE
In coda a questo pezzo, trovate la nuova composizione dei collegi elettorali per le elezioni provinciali. Una finta riforma taglia costi della politica, voluta da questo governo di destra in salsa leghista, riduce i consiglieri provinciali a 10. Pertanto, anche i collegi che compongono il territorio, nei quali vengono votati i candidati, verranno ridotti e ampliati nelle dimensioni territoriali passando da 24 a 10. Il collegamento con il territorio diventerà più difficile. Non è il taglio delle poltrone di qualche consigliere di una piccola provincia come la nostra a portare vantaggi economici al nostro Stato. La riduzione dei consiglieri serve alla propaganda di regime per dire, falsamente, che si sta facendo il taglio della “casta”.
Cosa succederà al collegio della Valtriversa? Nel progetto preparato dalla Prefettura, sparisce. Diviso addirittura su tre collegi diversi. Villafranca finisce con Villanova. Cantarana, Ferrere e Baldichieri con San Damiano. Maretto, Roatto, Cortandone, Castellero e Monale con Castell’Alfero. Spezzata, la Valtriversa diventa “periferia” di altri. Una scelta che non ha alcuna ragione. Non commettiamo l’errore di pensare che non avere il collegio e vedersi divisi i Comuni su altre zone sia un problema burocratico che non merita attenzione. La Valtriversa perderà ogni possibilità di avere consigliere provinciale. Perderemo un rappresentante della nostra zona. Perderemo peso politico. Conteremo meno nelle scelte della politica provinciale e del nord astigiano. La perdita del collegio è un colpo al cuore della Valtriversa. La dimostrazione che, nel panorama provinciale, siamo stati sacrificati ad altri interessi che non sono quelli dei nostri paesi. Il motivo? Credo che molto sia dovuto al declino subito da Villafranca in questi anni. Politicamente abbiamo poco peso perché l’amministrazione comunale ha scelto un ruolo di basso profilo. Inevitabile, quando si fatica a mettere insieme qualche idea, ci si innamora di cause poco trasparenti e si è completamente subalterni ai politici provinciali che ora governano. Un segnale di riscossa oggi può solo arrivare dalla Comunità. Ho chiesto al suo presidente, Roberto Campia, di prendere una netta posizione pubblica a favore del mantenimento dell’unità della nostra zona, respingendo l’ipotesi avanzata dalla Prefettura. Se accorpamento ci deve essere, conviene che tutto il nostro attuale collegio venga unito a quello, sempre attuale, di Villanova. Verrebbe salvata l’esperienza della Comunità, facendo nascere un collegamento con il Pianalto che avrebbe un senso anche economico.
come diventerebbero i nuovi collegi provinciali
la comunicazione che ho inviato alla Valtriversa il 5.11.2011
Roberto Peretti propone un nuovo assetto per la Provincia
caro paolo tu ai pienamente ragione ed una schifezza perche fare collegi di 20 abitanti ed unire paesi che non anno a che vedere con la nostra bella valle a casa il prefetto visto che siamo ancora l’unico stato in europa ad averlo