RIFLETTERE
Lo scorso 8 gennaio, il nostro gruppo “Villafranca Domani” aveva chiesto all’amministrazione Cavalla di intitolare la sala del consiglio comunale al professor Renato Bordone. Una proposta fatta per dare il massimo risalto a livello municipale alla memoria di un villafranchese che ha dato lustro al paese con il suo lavoro e il suo impegno nella cultura. Alla nostra idea non avevamo volutamente dato alcuna pubblicità. Nemmeno su questo sito. Speravamo che potesse diventare una scelta condivisa tra tutto il consiglio comunale. Dopo quasi un mese, il sindaco ci scrive dicendo di aver “già provveduto”, d’accordo con la famiglia, ad intitolare a Bordone la sala Virano “Il Forno”, in quanto li si svolgono abitualmente gli incontri di carattere culturale. La scelta è stata ufficializzata con una delibera di giunta del 25 gennaio. 17 giorni dopo la nostra lettera. Ovviamente, “Villafranca Domani” non ha nulla contro questa decisione e rispetta il parere della famiglia. Siamo anche d’accordo sul proposito di organizzare iniziative culturali specifiche dedicate a Bordone. Crediamo che debbano servire a spiegare chi era, in particolare ai giovani. Tuttavia, la giustificazione che la sala consigliare sia un luogo per “attività prettamente politiche” ci sembra modesta. Nella sala del consiglio comunale si sono svolti nel tempo diversi incontri culturali di livello, anche con l’attiva presenza di Bordone. Ci spiace anche rilevare che in oltre due settimane Cavalla e la sua giunta non sono stati capaci nemmeno della semplice cortesia istituzionale di confrontarsi con noi prima di scegliere e nella delibera con cui hanno assunto il provvedimento nemmeno citano la nostra proposta.
Clicca qui sotto per leggere la nostra proposta e la risposta di Cavalla.
la nostra proposta per intitolare la sala consigliare a Renato Bordone
la risposta di Cavalla alla nostra proposta
C’e’ un altro villafranchese che meriterebbe un ricordo ufficiale: e’ Carlo Torchio, l’ex presidente della Casa di riposo Santanera, deceduto poco più di un anno fa dopo un lungo periodo di malattia. Anche per lui avevamo proposto che gli si intitolasse una sala dell’istituto per il quale ha lavorato da volontario per tanti anni, in attesa di dare il suo nome alla nuova ala della struttura che ci auguriano nasca nell’ex proprieta’ Venturello. In alternativa, ci sembrava una buona cosa chiamare con il suo nome una iniziativa a sostegno del volontariato. Dopo un anno, nulla.