UN’OCCASIONE MANCATA
Ci sono un sacco di problemi. C’è la crisi. Mancano i soldi. E cosa fa il neo sindaco di Villafranca? Si raddoppia lo stipendio. Proprio così. Prenderà dal municipio il doppio dei soldi che andavano al suo predecessore. Questa la decisione della maggioranza oggi al governo, espressa nel consiglio comunale dello scorso 28 luglio. Non male, davvero, ma spieghiamo tutta la vicenda. Il sindaco di un paese come Villafranca (da 3 mila a 5 mila abitanti) può prendere un compenso massimo mensile di 2169,12 euro lordi. Dal 2006, questa cifra era stata ridotta del 10 per cento come voluto dalla legge finanziaria statale di quell’anno. Venendo alle cose villafranchesi, il sindaco Padovani percepiva dal Comune la metà di quell’importo (in tutto, 976 euro lordi) in quanto stipendiato anche dal Consorzio rifiuti astigiano dove è ancora il presidente. Cosa ha ottenuto Cavalla? Di portarsi lo stipendio a 1952 euro mensili, cioè il doppio di quanto percepito da chi lo ha preceduto nel ruolo di primo cittadino. Sono quasi 12 mila euro di spese in più all’anno per il Comune. Con i tempi che corrono, non sono poche. Come gruppo di opposizione abbiamo votato contro. Ci sono tante esigenze che come Comune siamo chiamati ad affrontare. Con 12 mila euro si potrebbero fare diverse cose: magari investire qualcosa di più a favore di giovani, anziani e famiglie dove i bisogni sono molti e in costante aumento. Cose che non si potranno fare perché i soldi serviranno per lo stipendio del sindaco. Intendiamoci. Se Cavalla fosse stato un lavoratore dipendente costretto a mettersi in aspettativa, e quindi senza stipendio dalla sua ditta, per fare il sindaco, non avrei avuto nulla in contrario all’aumento. Chi fa il sindaco a tempo pieno deve poter contare su un reddito che gli consenta di vivere. Cavalla è un ex quadro Fiat, ora pensionato. Quindi, credo abbia un reddito più che sufficiente per vivere bene che si è guadagnato negli anni di vita lavorativa. Se ha deciso di impiegare il suo tempo libero in una carica pubblica, non è stato obbligato da nessuno e questo non gli ha provocato alcun danno economico. Secondo me e secondo il gruppo “Villafranca Domani”, doveva continuare a prendere quanto percepiva Padovani. Come rimborso spese era più che adeguato e sarebbe stato un segnale di apprezzabile sobrietà verso il paese in un momento di difficoltà generale.
guardiamo il lato positivo….a partire da oggi ogni richiesta economica per il bene del paese non potrà esserci negata……………………………………..