STRATEGIE FUTURE?
Il Cogesa, il consorzio per i servizi socio assistenziali che riunisce 65 Comuni del nord astigiano, tra i quali anche Villafranca e tutta la Valtriversa, ha un nuovo presidente. Si tratta di Mauro Caliendo, sindaco di San Damiano. Ha prevalso per appena due voti su Paolo Luzi, sindaco di Montechiaro. E’ finito il lungo regno di Giuseppe Carlo Camisola, che era presidente senza essere sindaco. Quale sarà il futuro del Cogesa? E’ sempre impossibile dirlo con certezza. Il prossimo 31 dicembre, i consorzi dovrebbero chiudere in forza di una norma di legge ma in tanti sperano in una proroga. Nel dibattito per l’elezione del nuovo presidente, stando al poco apparso sui giornali, non si è parlato di programmi e di futuro dei servizi socio assistenziali. Se il Cogesa chiuderà fra un mese, perché contendersi con tanto accanimento la presidenza? Due voti di scarto mostrano una situazione chiaramente spaccata. In caso di chiusura, chi gestirà i servizi? Andranno all’Asl, sulla quale sembra pendere una minaccia di smembramento? Tanto per stare in tema con un astigiano che rischia di diventare sempre più periferia. Andranno ai Comuni o alle comunità collinari? Se così fosse, si aprirebbe la concreta possibilità di una privatizzazione del settore attraverso il successivo appalto dei servizi alle cooperative. Non era meglio parlarne prima e non subire per forza? Tutte domande alle quali non arrivano risposte. Almeno, non arrivano all’opinione pubblica, che ne ha diritto, ed a noi, consiglieri di opposizione. Intanto, il Cogesa si sta facendo la sede nuova ad Asti con un investimento milionario. Con questi chiari di luna, non era meglio evitare un impegno così grosso e farsi dare qualche locale dai comuni associati? Invece che spendere soldi in fabbricati, servono soldi per operatori che lavorano sul territorio e per interventi a sostegno dei bisogni.
Nel consiglio comunale dello scorso 19 novembre, ho riproposto il problema attraverso un’interrogazione. Il sindaco Cavalla, che appoggiava Caliendo ed è poi diventato il nuovo presidente dell’assemblea dei sindaci, ha genericamente citato alcuni argomenti sui quali il consorzio dovrà lavorare. Unico riferimento preciso, la scelta di non gestire case di riposo: obiettivo che si proponeva Camisola e che aveva trovato la netta opposizione del mondo delle cooperative, molto interessate a non perdere il loro potere nel settore. Ora, per capire se ci sarà una strategia nel sociale e quale sarà, attendo la promessa presentazione del programma nelle singole Comunità collinari, alla quale mi auguro che vengano invitati anche i consiglieri di opposizione.
La Valtriversa, come avevamo già anticipato, è andata alla votazione con Gianluca Forno, sindaco di Baldichieri, che sosteneva Luzi e Cavalla che, come abbiamo visto, sosteneva Caliendo. Una divisione di cui non comprendo i motivi e che mi sembra indice di debolezza.
Intanto, segnalo che martedì prossimo, 30 n0vembre 2010, ci sarà un convegno ad Asti sul problema sanità che si annuncia interessante. Lo organizza il Partito Democratico. Parlerà il consigliere regionale Nino Boeti, membro della commissione sanità. L’appuntamento è alle 21, nell’ex sala consigliare del municipio.