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lunedì, 29 Aprile 2024

l’esito dell’incontro del 27 gennaio

VERA UNIONE O SOMMA DI UFFICI?

L’unione “Colli del Monferrato” funziona o no? Sono tre anni che “Villafranca Domani” chiede alle amministrazioni comunali di Villafranca e Baldichieri di entrare nel dettaglio su questo tema, assai delicato per il futuro del nostro territorio. Per tre anni abbiamo ricevuto risposte rassicuranti e ottimistiche. Ci siamo quasi, ci hanno sempre detto. Peccato che quel “quasi” è rimasto tale e gli anni sono passati. Lo scorso 27 gennaio c’è stato il confronto sul tema che noi avevamo chiesto, a novembre 2017, per capire, con la presenza dei dipendenti. Noi come la pensiamo? Ripetiamolo. Noi rivogliamo la Valtriversa unita. Riteniamo la rottura un enorme sbaglio politico perché piccoli e separati siamo deboli. Comunque, oggi facciamo funzionare la “Colli del Monferrato”, a condizione che sia realmente capace di fare di più e meglio dei singoli Comuni.

La riunione è stata utile? Si. Nulla di risolutivo ma è stato un passo in avanti. I dipendenti si sono mostrati più attenti delle amministrazioni comunali. Da loro è arrivato il suggerimento di pensare ad un piano regolatore unico per Villafranca e Baldichieri. Da loro l’invito ad armonizzare i regolamenti, compreso il suggerimento a metter mano alle regole della tassa rifiuti, che sarebbero profondamente diverse tra i due paesi. Indicazioni che guardano positivamente avanti e presupposti necessari per dare a tutti i cittadini dell’Unione gli stessi diritti e gli stessi doveri. Noi avevamo chiesto alla giunta dell’Unione una relazione scritta che fotografasse a che punto siamo. Abbiamo avuto un lungo documento scritto con un linguaggio che non aiuta la comprensione. Molte parole per dire quello che si poteva sintetizzare in poche righe. Aggiunge qualche informazione nuova ma non molto. In sostanza, in questi tre anni si sono fatti investimenti in informatica e in servizi amministrativi. Tutte operazioni necessarie per costruire l’organizzazione. Non c’è dubbio. Ma dopo tre anni e qualcosa siamo ancora li. A quando le scelte per disegnare il futuro dei nostri territori? Nel documento c’è poco. Un accenno ad una consulenza, già data con una delibera di giunta del novembre scorso, “al fine di elaborare strategie ed azioni volte a assicurare maggiori servizi alle fasce deboli della popolazione dei Comuni aderenti”. Intendimento meritevole, senz’altro, ma molto generico negli obiettivi. C’è la partecipazione ad un progetto regionale per le politiche attive del lavoro che ha dato esito positivo, consentendo di assumere alcuni dipendenti a tempo determinato. C’è l’affermazione di credere nei valori dell’Unione: cosa buona ma se i tempi sono questi, molto lunghi, tutto rischia di rimanere un fatto solo legato alla burocrazia dell’ente. Senza dare ai cittadini alcuna percezione che ci sia un reale vantaggio a mettere insieme i Comuni. Le amministrazioni comunali rispondono che l’Unione non è elettiva e quindi che la gente non se ne interesserà. In parte, può essere vero. Ma è abbastanza contraddittorio sostenere di condividere la fusione dei Comuni e dire che si farà quando ci sarà la consapevolezza, quindi una maturità culturale, nella popolazione ma non fare nulla per produrla. Chi dovrebbe produrre la maturità culturale? Il destino? E la tanto promessa “autostrada informatica”, il collegamento per la trasmissione dei dati tra i tra i due Comuni? La solita musica: sarebbe pronta ma manca ancora qualcosa. Quando verrà accesa? La promessa: due settimane. Ormai è passato un mese ma non ci risulta che ancora funzioni. Quando verranno nominati i responsabili degli uffici? Con il bilancio preventivo, ha risposto la segretaria, alla quale i due sindaci hanno delegato il compito di fare da portavoce. Dove lavoreranno i dipendenti? Francamente, le idee non sembrano ancora chiare. Qualche timido accenno a “compresenze” nel municipio di Villafranca ma senza calcare la mano. I cantonieri? Ognuno si occuperà del suo territorio, ha precisato Cavalla. Forno vorrebbe una squadra che lavori insieme per obiettivi di maggior rilievo. Noi diciamo che bisogna lavorare in squadre omogenee, a favore di tutto il territorio dell’Unione, dai tempi della Valtriversa. Ci fa piacere che Forno dica di voler andare nella stessa direzione. Come valutare se l’attività dell’Unione porterà ad effettivo miglioramento dei servizi resi alla popolazione? Noi abbiamo chiesto che siano i dipendenti a fare i confronti perché, ora, sono gli unici che possono dare un giudizio competente grazie alla loro esperienza. La giunta dell’Unione si è posta il problema di capire se il suo ente sarà più efficiente dei due Comuni separati? Credo proprio di no. Speriamo non lo consideri una perdita di tempo. In una qualsiasi azienda, quando si investe? A buon senso, quando si elaborano nuovi obiettivi e ci si da una strategia per raggiungerli.

La relazione sull’Unione

 

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