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venerdì, 26 Aprile 2024

Legambiente: i turisti vengono nell’astigiano per vedere i nostri boschi

LO SVILUPPO PARTE DALLA DIFESA DELL’AMBIENTE

Interessante incontro organizzato dal locale circolo di Legambiente sul turismo in Valtriversa e nell’astigiano, venerdì scorso, 18 maggio.  Quali indicazioni sono emerse dalla riunione? 104 mila turisti sono arrivati nella nostra provincia durante il 2011. 40 mila hanno utilizzato strutture extra alberghiere: gli agriturismi (in Valtriversa sono otto)  ed i bed & breakfast. Arrivano turisti dall’estero, in particolare a settembre e ottobre. Da dove partono per venire nell’astigiano? Anche dall’Australia, da dove sono arrivati in 700.  Cosa vengono a vedere? I nostri boschi. Proprio così: apprezzano l’ambiente. Questo hanno spiegato i relatori. Quello stesso ambiente che noi, troppe volte, trascuriamo, abbandoniamo o distruggiamo, magari con qualche speculazione edilizia, per aggiungere capannoni che rimarranno vuoti a capannoni già vuoti o case che rimarranno vuote o  di cui non c’è bisogno. Complici amministrazioni comunali che utilizzano il territorio come elemento da consumare nella sbagliata idea che serva a fare qualche soldo per mandare avanti i bilanci. Idea spesso errata perché per urbanizzare nuove zone bisogna spendere per strade, luce, gas, fognature, acqua e i ricavi che i Comuni incassano sovente non bastano per fare strutture adeguate. Anche la moda di farle fare ai privati che costruiscono, al posto degli oneri di urbanizzazione, porta in molti casi a opere di mediocre qualità perché fatte al risparmio. Risultato: mancanza di progettazione adeguata,  degrado urbanistico e problemi che aumentano con gli anni, con altri soldi da spendere. Quindi? Fare molta attenzione ai piani regolatori, partecipare alla loro formazione, verificare le varianti. Gli effetti di questi provvedimenti si manifestano e si comprendono anni dopo. Quand0 gli errori e i danni non sono spesso difficilmente correggibili. Il territorio, una volta modificato, non si ripristina più.

Il turismo può essere una risorsa vera per un modello di sviluppo diverso della nostra zona. Può essere un’occasione di lavoro e di reddito per chi ha case non utilizzate, cascine da recuperare o aziende agricole che vogliono diversificare la loro attività. Alcune positive esperienze che sono state illustrate durante la serata stanno a dimostrarlo.  I Comuni, attraverso le Unioni come la Valtriversa, possono agevolare questo futuro con piani regolatori che proteggano l’ambiente e dando consulenza ai privati che vogliono diventare imprenditori nell’accoglienza turistica.

1 commento

  1. Condivido in pieno l’aspetto di fondo di questo articolo: l’ambiente è una ricchezza, consumandolo si spreca la ricchezza. Basta un capannone per diminuire di molto la bellezza paesaggistica di una zona. Ed i benifici economici del capannone sicuramente saranno inferiori ai benifici invisibili, ma concreti, della bellezza di un paesaggio. La conservazione di un bosco inoltre, oltre ad attrarre turisti, dare un aria buona ed un ambiente rilassante per gli abitanti di un luogo, è anche un piccolo contributo che si da a questo nostro mondo. Perché è vero che se anche si distruggessero tutti i boschi astigiani non succederebbe niente, e niente succederebbe se si distruggessero anche i boschi dell’alessandrino, del Ruanda e dello Suriname. Però se venissero abbattuti tutti i boschi del mondo, il mare arriverebbe a pochi chilometri da Alessandria.

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