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mercoledì, 24 Aprile 2024

la risposta del sindaco alla nostra interrogazione sulla raccolta dei rifiuti. Rimangono le incertezze.

A RILENTO L’APPALTO ASP

Pochi giorni fa, il 3 luglio, ho pubblicato alcune valutazioni sui problemi della raccolta rifiuti. Il 5 ho presentato un’interrogazione al sindaco sull’argomento, come gruppo “Villafranca Domani”, ricalcando i temi che avevo sollevato nell’articolo. Con un’insolita tempestività, mi è arrivata la risposta, nell’insieme abbastanza generica e senza riferimenti a scelte per produrre meno rifiuti.

Leggi l’interrogazione di “Villafranca Domani”.

Clicca qui per leggere la risposta del sindaco

L’avvio del servizio secondo il nuovo appalto sarebbe stato posticipato ad ottobre. Dal 1° luglio, comunque, la competenza sarebbe già dell’Asp che utilizzerebbe “temporaneamente”  la ditta che ha svolto il servizio per oltre un decennio, la Stirano, come subappaltatore. Qui mi sorge una prima riflessione. Il Comune di Villafranca è socio di Stirano, una società mista pubblico privato a maggioranza pubblica fin dalla seconda parte degli anni ’90. Villafranca vi aveva aderito per gestire i rifiuti in modo diverso da come si era fatto fino ad allora: uscire dall’appalto al privato, dove il piccolo Comune contava poco perché aveva scarsi sistemi di controllo, e portare  la raccolta in ambito nella sostanza pubblico per avere la flessibilità di gestione che serviva ad adeguarsi alle esigenze del territorio. Credo che l’esperienza Stirano sia stato un modello positivo, estendibile ad altri settori delle attività comunali. Un modo di riequilibrare il rapporto tra i piccoli comuni e il privato, troppo spesso sbilanciato a favore di quest’ultimo, a causa delle scarse  strutture dei Comuni, della frequente mancanza nelle stesse di figure professionali adeguate e dell’impreparazione di troppi amministratori.  Sia Padovani, sia Cavalla hanno nel tempo espresso giudizi buoni su questa scelta, pur raccontando sempre poco su come si sviluppava la società e sulle politiche che avrebbero dovuto unire i Comuni proprietari. Con l’appalto vinto dall’Asp, soggetto che ha sempre sperato di diventare il monopolista della gestione rifiiuti nell’astigiano, Stirano va fuori gioco in un pezzo importante della provincia. Quale futuro si prospetta per questa società di cui Villafranca è socio? Deve dirlo la politica, ma fino ad ora ho sentito solo di vaghe ipotesi di collaborazione proprio con la stessa Asp. Ci saranno o non ci saranno? Il sindaco di Villafranca dovrebbe saperlo e se non lo sa mi preoccupo.

La risposta di Cavalla conferma che si starebbe verificando la “possibilità di estendere la raccolta porta a porta a tutto il territorio della Valtriversa”. Bene ma mi chiedo: non era meglio pensare ad un appalto già con queste modalità? Questa gara ha avuto anni di preparazione. In tutto quel tempo, allora, non si è stati in grado di trovare un accordo definitivo. Il Cbra di Padovani aveva coinvolto i Comuni in modo adeguato? Visto quanto sta succedendo, sembra di no. Nel passato mandato amministrativo, avevo chiesto più volte che si organizzassero incontri per discutere con gli amministratori ma nessuna risposta è mai arrivata. Forse gli incontri sono stati fatti a porte chiuse e solo con qualcuno. Con il porta a porta su tutto, i costi quali saranno? Forse, il sistema contenuto nell’appalto manca di quella flessibilità a cui facevo riferimento prima. Poi, credo anche che pensare ad un sistema unico su sei comunità collinari sia stato un salto eccessivo per una realtà divisa e complessa come l’astigiano. Ci saranno i refenti sul territorio per tenere i rapporti operativi con i singoli Comuni? Sono indispensabili, altrimenti gli amministratori dovranno fare richieste e segnalazioni a realtà distanti dal territorio, con tutte le difficoltà facili da immaginare.

Con il nuovo sistema, Villafranca raccoglierà l’indifferenziato nelle grandi utenze una sola volta alla settimana. Nelle situazioni dove ci sono tante persone che consumano e vivono, penso in particolare a scuole, casa di riposo e condomini, credo che una scelta del genere provocherà diversi disagi. Sono stati valutati caso per caso, informando gli interessati? E’ vero che sono previsti appositi cassonetti dove mettere i sacchetti ma l’esperienza insegna che i contenitori per i rifiuti nelle aree private non sono facili da collocare perché spesso non ci sono gli spazi che servono e  perché sono mal sopportati o anche non voluti.

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