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martedì, 30 Aprile 2024

la Regione taglia i soldi alla Valtriversa

FUTURO PER LA COMUNITA’

Tempi duri per le comunità collinari. Dal quotidiano “La Stampa” del 4 novembre scorso, apprendo che le comunità collinari astigiane perderanno circa la metà dei contributi regionali per i comuni disagiati e per le opere contro il dissesto idrogeologico (da 1,7 milioni di euro a 900 mila). Soldi promessi nel 2009. La Valtriversa perderà quasi 45 mila euro. L’argomento non c’è nell’agenda del consiglio della nostra Comunità di martedi prossimo. Credo sia un errore non parlarne e far si che i consiglieri apprendano le cose dai giornali. Bisogna dire di no a tagli fatti ad ottobre. In questo modo non si programma più nulla. Bisogna chiedere con forza alla Regione di mantenere le promesse e tornare indietro. La destra e la Lega che governano oggi il Piemonte danno la colpa dei tagli alla Bresso. Solito facile sistema per scaricare le responsabilità. Decidono i tagli e li applicano senza  condividere nulla: parlarne prima sarebbe stato troppo scomodo. Mi chiedo se sia questa la tanto sbandierata attenzione al territorio di cui si sono sempre vantati in campagna elettorale. Se passa questo ennesimo taglio, ne arriveranno altri.
Le comunità collinari sono il futuro dei nostri paesi. Vanno aiutate a progettare e realizzare servizi dove più Comuni si mettono insieme a lavorare. I campanilismi sono inutili. Sono superati dai tempi e fanno spendere di più.  Servono sostegni concreti che premino le comunità che sanno innovare. Piccoli Comuni che rimangono da soli si condannano a morire lentamente. Aumentano le esigenze ed i bisogni: servono risposte. Pensiamo a mettere insieme uffici e squadre di cantonieri. Pensiamo a gestire insieme le scuole per rafforzarne la qualità; le case di riposo per dare futuro all’assistenza degli anziani deboli; gli impianti sportivi per non disperdere risorse ed incrementare la loro funzione sociale;  il territorio per proteggerlo ed evitare il consumo inutile; l’ambiente per fare scelte che portino a non produrre  rifiuti.  Se  chi comanda dice “non ci sono soldi” come alibi per giustificare il proprio immobilismo non può occupare posti di responsabilità. Farebbe troppi danni.
Leggi l’articolo della Stampa:

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