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martedì, 23 Aprile 2024

la prossima settimana dovrebbero iniziare i lavori di sistemazione di via Roma

SERVE UN PROGETTO PER IL CONCENTRICO

I lavori per la sistemazione di via Roma dovrebbero partire la prossima settimana. Forse, già lunedì. L’appalto è stato affidato alla Creuma. 276 mila euro l’investimento complessivo, finanziato da un mutuo contratto con la Cassa di Risparmio di Asti per 190 mila euro e per la differenza da un contributo regionale.
Martedì scorso, 4 giugno, nella sala consigliare del municipio, la nuova amministrazione ha convocato un’assemblea pubblica per spiegare il progetto. Erano presenti il sindaco, Anna Macchia, e Guglielmo Aubert Gambini. Il pubblico era composto da una ventina di persone. Dopo una breve introduzione del primo cittadino, la parola è passata al tecnico comunale, Mauro Pittarelli, e al progettista, l’ing. Renato Morra. L’area interessata dagli interventi inizia da piazza Santanera per salire in via Roma, fino al S. Giovanni. Verrà risistemata la pavimentazione ma solo dove è danneggiata. Rivisto l’ingresso al concentrico, con la trasformazione a verde dell’area a parcheggio a ridosso della recinzione della casa di riposo. Verrà rifatta anche l’illuminazione,  che diventerà a led. In piazza Santanera verranno posati lampioni di altezza maggiore rispetto agli attuali. Rivisto con elementi di arredo urbano anche la zona davanti alla scalinata della chiesa. Prevista la possibilità di chiusura con apposite barriere di via Roma in occasione di eventi. Tempi di realizzazione? I lavori dovrebbero finire entro agosto.
Oltre alla buona qualità del lavoro svolto dal progettista e dall’ufficio tecnico comunale, bisogna riconoscere una novità positiva: l’amministrazione si è confrontata con la popolazione su un tema importante. Con la precedente, non sarebbe successo.
Sono necessari questi lavori? Senza dubbio. Via Roma è in uno stato di abbandono ormai da anni per la mancanza di adeguata manutenzione a causa dei pochi soldi destinati a questo scopo. Basterà questo a rivitalizzare il commercio nel centro del paese? Non credo proprio. Servirà ma il piccolo commercio, per competere con la grande distribuzione e con gli acquisti on line, deve valorizzare qualità, specificità, servizi al consumatore e rapporto umano. Ad esempio? Promuovere prodotti del territorio. Servizi a domicilio. Momenti di intrattenimento. Il Comune dovrebbe fare la sua parte? Si. Con spazi pubblici, curati e gradevoli, attrezzati per favorire le iniziative, sia del Comune, sia del volontariato. Penso ad uno spazio coperto in piazza Marconi. Ad un area Virano strutturata in modo stabile per manifestazioni. Al recupero di un San Giovanni da tempo in abbandono  per la mancanza di una politica culturale e per l’errore di soldi buttati in un impianto di riscaldamento sbagliato. Penso alla ricerca di attività di servizi alla persona che favoriscano la vivibilità del centro. In questo senso, potrebbe essere di notevole portata l’ampliamento della casa di riposo Santanera. Servirebbe la promozione di un “centro commerciale diffuso”. Avevamo già sollevato questi temi anni fa. Se il commercio ha traslocato dal centro, senza grandi fortune, come purtroppo anche le recenti vicende del Mercatone dimostrano, non è avvenuto a caso. La responsabilità è delle amministrazioni Padovani e Cavalla.
Il centro del paese ha vari problemi. La sua conformazione fisica. La mancanza di una viabilità agevole. La carenza di spazi a parcheggio che i commercianti vorrebbero vicini ai negozi. Le difficoltà ed i rischi per la sicurezza in piazza Goria nei caotici momenti di entrata e uscita dalle scuole. Finalmente, il sindaco Macchia ha ammesso che proprio lo spazio di piazza Goria deve essere regolamentato per ridurre i potenziali rischi per i ragazzi dovuti al traffico dei veicoli. Noi lo chiedevamo da anni ma il sindaco Cavalla si era sempre opposto, probabilmente preoccupato di non urtare le comode abitudini di tanta gente. E se fosse capitato qualche grave incidente? Non è successo, per fortuna. Ma un Comune non può far finta di niente, sperando sulla fortuna. Come verrà realizzata la regolamentazione? Non lo sappiamo. Per ora, la promessa è che il Comune starebbe studiando il problema. E’ già qualcosa.
In sostanza, serve un progetto complessivo del centro. Bisogna deciderne l’assetto pensando al futuro, non limitandosi all’immediato. Progettare una nuova viabilità che, partendo dal Valentino e costeggiando la ferrovia, salga verso San Rocco, utilizzando la strada, oggi piuttosto precaria, esistente dietro le scuole. Tutelare la sicurezza dei pedoni con percorsi protetti. Progettare parcheggi su via S. Elena e contrattare spazi a parcheggio in occasione di interventi edilizi privati. In questo senso, qualche posto auto in più arriverà proprio dall’ampliamento della casa di riposo. Bene ma negli anni scorsi il Comune ha perso alcune occasioni importanti. Errori che non saranno mai più rimediabili dai quali bisogna imparare. Perché sono stati commessi? Indifferenza al problema? Ricerca di facile consenso verso i privati?
Cliccate qui sotto per leggere la relazione al progetto dell’ing. Morra.

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