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venerdì, 3 Maggio 2024

la nuova sede della Cri nascerà grazie alle proposte dell’opposizione

LA SEDE DELLA CROCE ROSSA

Pochi giorni fa, l’amministrazione comunale ha risposto a quanto sostenuto dal nostro gruppo “Villafranca Domani” nel volantino diffuso a fine ottobre. Lasciamo perdere il tono del volantino di Cavalla ed i suoi cari, che cerca di essere volutamente offensivo nei miei confronti. Come sempre la discussione va fatta sulle  idee. Se ci sono.

Chi ha vinto le elezioni deve governare. Chi è all’opposizione deve fare le sue proposte politiche e controllare l’operato della maggioranza. “Villafranca Domani” è all’opposizione e intende svolgere fino in fondo il suo ruolo. Se la maggioranza pensa che aver vinto le elezioni significa pretendere mano libera su tutto e un’opposizione inesistente e silenziosa, si sbaglia.

Dopo questo preambolo, veniamo ai contenuti. Secondo l’amministrazione comunale, l’idea di costruire la nuova sede della Croce Rossa vicino alla futura casa della salute è stata sua. Come avevamo previsto, la maggioranza sta tentando di prendersi il merito di un risultato che non le spetta. Un ovvio tentativo di far bella figura davanti al volontariato. Qualcuno dirà “il solito Volpe che vuol far polemica”. No. Voglio solo ricordare dei fatti: cosa che a certi può suonare fastidiosa  quando, per comodità e convenienza, si preferisce avere la memoria corta. Il 3 luglio 2008 c’è stato in sala Virano un incontro pubblico con il direttore dell’Asl Luigi Robino. La serata era organizzata dal sottoscritto con i colleghi dell’allora gruppo di opposizione “Villafranca guarda oltre” (Angelo Benotto, Eusebio Gamba e Eugenio Demaria). Il tema dell’incontro? La casa della salute. Durante il dibattito, ho proposto al direttore dell’Asl di affiancare alla casa della salute da costruire a Villafranca anche la nuova sede della Croce Rossa. Chissà cosa diranno le belle anime pie che rimproverano all’opposizione di essere criticona e non “propositiva”, per poi dimenticare la tante idee che il nostro gruppo ha lanciato? Lo scopo della proposta rivolta a Luigi Robino era avere un’unica struttura socio sanitaria alla quale mantenere vicino l’importante appoggio dei volontari della Croce Rossa, indispensabili per far funzionare bene il 118. In quel periodo, veniva dato ormai per scontato, con l’avallo del governo comunale,  il trasferimento della Croce Rossa nel capannone oggi ancora incompleto vicino al Mercatone, nell’area dell’ex fornace Rbd. Gli stessi volontari erano ormai convinti di doversi spostare nella ex fornace. Pochi quelli che la pensavano diversamente.  Robino si dichiarò subito d’accordo con la mia proposta. Solo davanti a questo, l’amministrazione comunale si disse anch’essa d’accordo. Grazie al successivo impegno dell’Asl e della Regione (che non è governata dal centro destra, settore politico nel quale si riconoscono sia l’attuale governo comunale, sia quello precedente, ma dal centro sinistra) sono stati messi a disposizione altri soldi regionali per rendere possibile in concreto la costruzione della nuova sede di Croce Rossa. Questi sono i fatti. Nostra la proposta politica. Di Asl e Regione il merito della realizzazione concreta. Chi vuole avere qualche dettaglio in più sul dibattito di quella sera, può rileggersi l’articolo pubblicato su questo sito pochi giorni dopo, il 12 luglio 2008.

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