SULLA SICUREZZA SERVE UNITA’
Abbiamo consegnato una nostra proposta sul futuro dei vigili al Comune di Villafranca, all’Unione Valtriversa e all’Unione Colli del Monferrato. Per ora quanto ci risulta, nessuna decisione sarebbe stata presa su come riorganizzare il servizio. Nei consigli che ci sono stati fino ad ora, Villafranca e Colli, abbiamo sentito sul tema solo parole generiche. Che i vigili siano sempre stati considerati solo un costo da chi ha governato in questi anni, è fatto noto. Che oggi ci sia il problema di come gestire i rapporti economici tra Villafranca, Baldichieri e la Valtriversa, a causa della pessima convenzione nata dopo la scissione dei due Comuni dall’Unione. è cosa meno conosciuta. Hanno sempre preferito parlare poco di un sistema inutilmente complesso, gestito con troppi ritardi e superficialità, voluto dai due paesi per portare a casa i soldi delle multe autovelox. Forse, una delle vere cause della spaccatura. L’ultima novità c’è stata nel consiglio comunale del 31 luglio. L’amministrazione villafranchese ha dovuto mettere a bilancio altri 36 mila euro per possibili ulteriori spese richieste dalla Valtriversa per la notifica proprio delle multe. E se Villafranca ha dovuto mettere tutti questi soldi in più, chissà se e quanti ne ha dovuti stanziare Baldichieri. Soldi che dovranno essere dati? Non si sa perché le cifre sarebbero oggetto di valutazioni più approfondite. Poi c’è il buio totale sulle multe mai incassate negli anni. Alla fine del 2018, il nostro Comune ne aveva in bilancio per 214 mila euro. Qualcuno sta provvedendo al loro recupero? Viene da chiedersi se gli amministratori degli enti coinvolti si siano mai parlati. Se i dati necessari siano stati puntualmente accertati nel tempo. Se siano state prese le opportune iniziative per tutelare i diritti di tutti e portare a casa i crediti. Ne abbiamo sempre dubitato. O, al massimo, c’è stato un dialogo tra sordi. Con queste premesse, ci sembra difficile che si arrivi ad un unico corpo dei vigili con Villanova, paese che si sta già muovendo da solo per assumere due nuove persone.
Con la nostra proposta, abbiamo voluto sottolineare quello che secondo noi dovrebbe essere l’obiettivo: che i Comuni si occupino della qualità del servizio se vogliono fare veramente sicurezza. Ridurre tutto ad una bega da condominio, litigando per gli effetti di quella convenzione mal gestita, sarebbe un altro grave errore che renderebbe ancora più profonda la spaccatura con la Valtriversa. Ci auguriamo che tutte le parti in causa sappiano superare gli sbagli del passato, pensando ai vantaggi per i cittadini e all’unità della zona. Evitando la comoda scorciatoia di dare la colpa di tutto ai dipendenti che hanno lavorato. Villafranca saprà fare la sua parte?
Ecco il testo del nostro documento:
Da tempo siamo preoccupati per l’inadeguata attenzione data alla presenza dei vigili sul territorio del nostro Comune. A nostro modo di vedere, è una presenza insufficiente su tutti i Comuni dell’Unione Valtriversa e dell’Unione Colli del Monferrato. La situazione che si è determinata tra gennaio e marzo, con la presenza di solo due addetti su quattro, e la condivisione del comando con il Comune di Villanova, rende il servizio di polizia municipale precario. Problema aggravato dalle ore di lavoro dei vigili vendute ai Comuni di Tigliole, Cisterna e Antignano. Percepiamo un senso generalizzato di insicurezza tra i cittadini. Sicuramente amplificato dalla difficoltà nazionali ma al quale i Comuni devono dare la loro risposta. Crediamo che vigili siano una presenza istituzionale irrinunciabile. Sono primi occhi dei Comuni sui territorio. Un presidio di legalità di cui ogni paese ha bisogno.
Comprendiamo che esista una carenza di risorse nei Comuni e che questo induca gli amministratori a fare scelte al risparmio. A nostro modo di vedere, alla mancanza di soldi i Comuni devono rispondere con soluzioni innovative basate sulla collaborazione reciproca e sulla condivisione di personale e strutture. Riteniamo un grave errore tornare indietro nel tempo a scelte dove ogni Comune si gestisca da solo o, peggio, ignori il problema. Sarebbe rinunciare al bagaglio di esperienza e professionalità che l’Unione Valtriversa ha costruito in questi anni con la nascita del Corpo di polizia municipale. Crediamo sia un errore pensare a convenzionamenti con realtà importanti e lontane come, ad esempio, Asti. Significherebbe accettare di essere periferia, subordinati a logiche e priorità non nostre. Pertanto, crediamo si debba ripartire proprio dal corpo di polizia municipale della Valtriversa, ricostituendo l’originario organico di quattro persone: scelta che permetterebbe di superare anche eventuali problemi dati dai limiti di spesa sulle assunzioni dei singoli Comuni. In particolare, di quelli oggi convenzionati, cioè l’Unione Colli del Monferrato con Villafranca e Baldichieri.
All’Unione Valtriversa riteniamo serva una garanzia di stabilità, anche per affrontare l’onere economico. La durata del nuovo accordo che unirebbe i due enti dovrebbe almeno essere non inferiore a 15 anni. Solo su queste basi crediamo sia possibile un servizio integrato con il Comune di Villanova che, per quanto ci risulta, sta già procedendo a due nuove assunzioni per ripristinare il proprio organico. Se venisse raggiunto tale accordo, diventerebbe possibile l’ingresso nel servizio del Comune di Dusino San Michele. Con vantaggi per tutti dovuti alla continuità territoriale.
Come distribuire i costi tra i Comuni aderenti? La convenzione scaduta ha mostrato di essere inutilmente troppo complessa. Un documento dai contenuti rigidi, senza attenzione alla qualità del servizio. Crediamo che costi debbano essere ammortizzati con il ricavato effettivo derivato dalla gestione di tutte le sanzioni, compreso l’autovelox, e solo il disavanzo residuo debba essere ripartito in proporzione diretta agli abitanti dei singoli Comuni. Ci dovrà essere un unico centro di spesa e di incasso. Con un solo comando, responsabile dell’organizzazione complessiva del Corpo e delle relative attività, con due uffici di zona a Villanova e Villafranca. Questa scelta darebbe trasparenza a costi e ricavi. Tutti i Comuni avrebbero interesse ad organizzare iniziative utili per incassare i crediti relativi alle sanzioni non pagate. Sarebbe più semplice informare, in modo comprensibile, la popolazione sulla struttura del lavoro svolto dai vigili e sui risultati ottenuti.
Cosa ci aspetteremo dal nuovo servizio?
• La costante presenza di una pattuglia sul territorio, in diverse fasce orarie almeno per 12 ore giornaliere;
• un lavoro di prevenzione del fenomeno furti e truffe, in difesa delle persone che più facilmente diventano vittime, come gli anziani: aspetto particolarmente sentito dalla popolazione. Tale prevenzione potrà essere effettuata anche attraverso la creazione di “gruppi di controllo di vicinato”;
• istituzione della figura del “vigile di prossimità”. I vigili devono parlare con la gente ed a conoscere ambienti e situazioni: aspetti necessari sempre per una efficace prevenzione generale in un territorio che comunque ha visto e continua a vedere un ricambio di popolazione significativo, anche rappresentato da migranti;
• vigili che riescano a fare formazione in tutte le scuole dei Comuni compresi nel servizio.;
• partecipazione a riunioni pubbliche per informare la popolazione e rispondere alle domande della cittadinanza;
• un’efficace capacità di collaborazione e di integrazione con le altre forze di pubblica sicurezza e con i gruppi di protezione civile;
• accesso diretto dagli uffici del Corpo a tutta la rete di videosorveglianza esistente nei Comuni aderenti al servizio.