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sabato, 4 Maggio 2024

la Comunità approva il bilancio preventivo 2011

CREDERE NELLA VALTRIVERSA

Il consiglio della Comunita’ Valtriversa di lunedi scorso,18 aprile 2011, ha approvato il bilancio di previsione dell’ente per il 2011. 27 membri, 7 assenti, 19 favorevoli e 1 astenuto, il sottoscritto. Perche’? Ho riconosciuto elementi di positivita’ che, con molta fatica, stanno piano piano passando. Cliccando qui sotto, potrete leggere il testo del mio intervento.

il mio intervento sul bilancio preventivo 2011 della Valtriversa durante il consiglio del 18.4.2011

L’intervento che ho fatto ha avuto risposte nel complesso poco soddisfacenti. Nessun impegno circa la disponibilità dichiarata di “Villafranca Domani” a lavorare per la costruzione di un servizio di protezione civile. Sono stati ricordati i buoni risultati di questi primi mesi di nuova raccolta rifiuti: va benissimo se la situazione migliora, ma parlare delle scelte che si possono fare anche a livello locale per arrivare al “rifiuto zero” è un’altra cosa, più avanti. Inoltre, c’è stata una generica difesa d’ufficio di quanto fanno i vari Comuni nel sociale, settore nel quale spenderebbero nell’insieme oltre 100 mila euro: non ho mai messo in dubbio quello che fanno i singoli Comuni. Ho chiesto alla Valtriversa di coordinare il lavoro e gli investimenti nel settore che si fanno nei nostri paesi. Tutto allo scopo di non disperdere le risorse ed essere più efficaci. Spesso tra enti diversi, anche quando si lavora sullo stesso argomento, non ci si parla. Il cittadino che ha bisogno non sa cosa fare e dove andare. Ci sono situazione aperte molto delicate come il futuro della casa della salute a favore della quale la Valtriversa dovrebbe spendersi. Su questo argomento, mi è stato detto che il 12 maggio prossimo ci sarà un incontro tra i sindaci e il nuovo commissario dell’Asl. M i auguro che i sindaci chiedano e non stiano solo ad ascoltare.

Mi piacerebbe una Valtriversa capace di darsi obiettivi importanti, di uscire dalla mentalita’ di essere, al massimo, una somma di campanili che non sempre riescono dare l’immagine di quelli che sanno collaborare. Una Valtriversa che sapesse darsi alcuni traguardi di largo respiro. Quando c’è crisi, mancano i soldi e c’è una forte incertezza su quello che sarà il futuro assetto degli enti locali con l’aggiunta di un drammatico peggioramento della qualità della politica ad alti livelli, tutta impegnata nella difesa degli interessi di pochi che hanno tanto, bisogna scegliere: o fermarsi ed aspettare il destino, o provare a cambiare. Secondo me, la scelta da fare è la seconda. L’esperienza insegna che star fermi non serve mai. Vuol dire accettare il declino perché, di solito, i problemi non affrontati peggiorano. Proprio nell’ultimo consiglio, Vincenzo Gerbi, ex sindaco di Cantarana, ha proposto una Valtriversa capace di organizzare la gestione del territorio anche dal punto di vista urbanistico. Mi fa molto piacere che lo abbia detto un uomo di esperienza come lui. E’ un argomento che, personalmente, ho sostenuto spesso in questi anni e sul quale sarebbe fondamentale lavorare. Bisogna aver voglia di farlo. Serve cambiare gli schemi con i quali si è affrontato il tema fino ad ora e provare a pensare il nostro territorio nel suo insieme come potrebbe essere nei prossimi 10 – 15 anni. Una sfida importante sulla quale chi amministra deve dare risposte.

i conti della Valtriversa

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