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domenica, 5 Maggio 2024

il Santanera verso i servizi a domicilio

CAMBIAMENTO TOTALE

Il consiglio di amministrazione della casa di riposo Santanera ha deciso la partecipazione dell’ente al progetto sperimentale di assistenza domiciliare promosso dalla Regione a favore degli anziani non autosufficienti. In pratica, la Regione ha scelto di favorire la permanenza a casa di questi anziani al posto del loro inserimento in case di riposo. Il provvedimento regionale fissa i servizi a cui gli interessati avranno diritto, a condizione di essere ammessi all’agevolazione. Chi darà nella pratica i servizi a domicilio? Proprio le case di riposo. Perché? Lasciamo da parte le ovvie considerazioni che a casa propria si sta meglio. E’ un sistema che costa meno alle casse regionali. Con il costo di un ospite ricoverato in struttura, se ne potranno assistere almeno due. Cosa ci conferma tutto questo? Stato e Regione vogliono destinare sempre meno soldi a chi è in difficoltà. In parallelo, la perdita di valore di pensioni e stipendi, molto evidente in questi ultimi anni, rende difficile a tante famiglie mantenere un anziano in casa di riposo. Servono soluzioni nuove. Da applicare sempre con una adeguata sperimentazione. Il futuro non è più la casa di riposo come è stata intesa per tanto tempo. Il modello dell’assistenza deve essere riorganizzato. Il futuro è nei servizi a casa. La struttura solo per i casi più gravi.  “Villafranca Domani” sostiene da tempo che il Santanera deve cambiare. Siamo già in ritardo. Se continuerà a non farlo, rischierà di non essere più adeguato ai tempi. Deve diventare un centro di servizi in grado di svolgere più funzioni. Per Villafranca e per tutti i paesi della zona. Valtriversa ma anche oltre. Dalle prestazioni sanitarie anche specialistiche, all’assistenza alla persona, alle terapie di riabilitazione e mantenimento, alle cure di convalescenza, al patronato sociale, senza dimenticare le attività alberghiere classiche. Tutto anche a domicilio e aperto a tutti i cittadini che ne avessero bisogno.

La decisione del consiglio di amministrazione del Santanera è un primo positivo passo. Abbastanza scontato perché la richiesta arrivava dall’Asl. Sarebbe stato miope dire di no. Tuttavia, moltissimo resta ancora da fare. E in questo senso, noi chiediamo all’Unione “Colli del Monferrato” di sostenere il Santanera perché la casa di riposo deve rimanere un servizio pubblico. Capace di collaborare con imprenditori del privato sociale seri ma sempre pubblico nella gestione e nelle decisioni. In tal senso, riteniamo che tra le possibilità di come organizzare nella pratica i servizi debba essere considerata anche l’assunzione diretta del personale, ora fornito da una cooperativa. Serve un personale scelto con attenzione, preparato e motivato, capace di considerare il proprio lavoro non solo un lavoro per lo stipendio ma una funzione sociale da vivere con attaccamento e convinzione. Sarebbe fondamentale per la buona riuscita di questa rivoluzione.

visione d'insieme

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