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giovedì, 25 Aprile 2024

Il rifiuto che non costa è quello che non viene prodotto

RIFIUTI:

PREMIARE CHI NON NE FA

Da anni, noi di “Villafranca Domani” chiediamo che il Comune premi chi è capace di mettere in atto buone pratiche che servono per non produrre rifiuti. Perché? Il rifiuto che non costa è quello che non viene prodotto. Non fare rifiuti fa bene all’ambiente dove tutti viviamo. Mostrare concretamente con l’esempio che non produrre rifiuti si può: questo dovrebbe essere, secondo noi, il nuovo impegno del Comune su questo problema. La nostra proposta è stata sempre bocciata dall’amministrazione. Per loro, sarebbe stata uno spreco. Come per il risparmio energetico. Solo lo scorso anno è stata accettata a parole con uno stanziamento simbolico a bilancio di mille euro. Mai utilizzato. Ma su questo non avevamo dubbi. Per fare qualcosa bisogna avere idee e questa amministrazione Cavalla non ha ne ha mai avute in proposito. L’ecologia non è mai stata il suo forte. Anche nel bilancio 2018, stesso copione. L’amministrazione ha messo ancora mille euro per incentivi a disposizione ma nessuna proposta su come utilizzarli. Noi abbiamo chiesto un confronto diretto sul tema, anche coinvolgendo la Legambiente locale, che dovrebbe essere per il Comune un prezioso interlocutore per ecologia ed ambiente.

Proprio Legambiente, di sua iniziativa ed a sue spese, ha avviato un programma per incontri formativi dedicati ai ragazzi delle scuole su come non produrre rifiuti. Lo spiega l’amico Giovanni Damasio:

Il progetto, organizzato da Legambiente con le scuole di Villafranca e Baldichieri, si chiama ” il Rifiuto questo sconosciuto” e persegue i seguenti scopi:

– favorire comportamenti virtuosi attraverso i piccoli gesti quotidiani. Il “gesto minimo”che fa la differenza;

– conoscere il ciclo dei rifiuti per sostenere la conoscenza e il pieno utilizzo della raccolta differenziata. Dare concretezza alle 3R: riduzione, riciclo, riuso. Anche con l’intervento di esperti della Cooperativa Erica;

– portare i ragazzi sul territorio al fine di adottare uno spazio di cui prendersi cura.

Chiederemo ai ragazzi di realizzare dei cartelloni da collocarsi nei punti più critici per quanto riguarda l’abbandono dei rifiuti.

Abbiamo chiesto al Comune di Villafranca di incontrare gli alunni per parlare di raccolta differenziata (la prima riunione è avvenuto l’8 marzo scorso) e di aprire l’Ecocentro.

Saranno interessate le 3 prime della scuola media di Villafranca, le 3 terze elementari di Villafranca e i 90 alunni delle elementari di Baldichieri.

 Gli incontri degli esperti della Coop Erica sono di due ore a cui seguirranno per le 3 medie di Villafranca la visita agli impianti di Gaia spa e per le tre elementari di Villafranca la visita all’Ecocentro.

Questo è il programma per quest’anno a cui dovranno seguire altri due anni di iniziative sempre nell’ambito del progetto “il rifiuto questo sconosciuto”.

Negli ultimi tempi, volontari hanno pulito spazi del paese da abbandoni di rifiuti. Sono esempi di impegno che meritano sostegno e apprezzamento. Sarebbe utile che i rifiuti raccolti venissero mostrati a tutti, usando i social ed i mezzi di informazione. Per far vedere dove porta l’inciviltà di certi comportamenti.

Alla nostra proposta di favorire le buone pratiche per non produrre rifiuti è stata fatta l’obiezione che Villafranca farebbe già bene la differenziata. Vero che i risultati villafranchesi sono buoni, anche grazie al fatto che si è partiti all’inizio degli anni ’90, quando la differenziata era una sconosciuta che nessuno faceva. L’allora amministrazione ci aveva creduto e si era impegnata, guardando molto avanti. L’amministrazione Padovani aveva continuato a crederci, puntando sul porta a porta diffuso.  I risultati di oggi non sono un dato di fatto, da prendersi ormai come scontato. La gente cambia. Non è sempre la stessa. E il tempo fa dimenticare. Insegnare a non produrre rifiuti significa andare oltre, lavorando a monte del problema.

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