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domenica, 13 Ottobre 2024

Il futuro del Santanera e del S. Elena interessa al Comune?

L'amministrazione non dice nulla sulla situazione della casa di riposo e minimizza i problemi del S. Elena

Sabato 30 aprile, il consiglio comunale si è riunito per discutere il bilancio di previsione per il triennio 2022 – 2024. Discutere? A Villafranca ormai non si discute più. Il consiglio comunale è una semplice e svogliata formalità di una maggioranza che è appiattita sulle volontà del sindaco. L’opposizione non c’è più. Poco tempo per quello che dovrebbe essere l’atto fondamentale di indirizzo delle politiche comunali. Poco tempo, quasi tutto dedicato alle opere pubbliche che l’amministrazione spera o presume di poter fare. E gli enti che si occupano di sociale?  Solo un brevissimo e superficiale accenno nelle comunicazioni. Cosa è stato detto? Circa la casa di riposo, c’è il commissario che starebbe lavorando e avrebbe parlato con Asl e Cogesa. Notizia che dice praticamente nulla. Direi che è solo normale parlare con Asl e Cogesa. Nessuno si è chiesto con quale esito. Nessuno ha domandato, dopo un mese di commissariamento, come stia evolvendo la situazione. Nonostante il commissariamento sia stato voluto dal Comune, rimasto inerte di fronte alle difficoltà dell’ente. Quali valutazioni ha maturato il commissario? Che decisioni ha preso? E’ stata definita una strategia? Quanti ospiti ci sono? Ne sono arrivati di nuovi? Che livello di qualità ha il servizio offerto? Quali sono  i rapporti con la cooperativa Kcs che fornisce il personale? C’è stato un rientro almeno parziale dal debito nei confronti di Kcs? A quanto ammonta il debito attuale dell’ente? C’è stato un confronto con il sindacato? Ci saranno iniziative per ridare un’immagine di affidabilità all’ente, dopo la distruzione della sua credibilità ad opera dei comunicati stampa comunali nello scorso inverno e le dimissioni di tre membri del consiglio di amministrazione?
E il S. Elena? Qualche parola per dire che il sindaco ha incontrato il consiglio di amministrazione dell’ente. La situazione economica non sarebbe “così critica”. Nessun dato è stato fornito. Meglio non spiegare nulla. Abbiamo solo appreso che Il Comune avrebbe “girato” al S. Elena 83 mila euro. Detto in questo modo si potrebbe anche intendere che tutto va bene e che il Comune si sarebbe impegnato moltissimo. Non è così. Il Comune paga al S. Elena un contributo annuo in base ad una convenzione  vigente, con varie modifiche, dagli anni novanta. Circa 25 mila euro. L’accordo scadrà a giugno 2025. E il resto? Non risultano altri contributi comunali.  Probabilmente, i soldi derivano da contributi statali e regionali, compresi i ristori per il covid, che il Comune riceve e che deve obbligatoriamente dare al S. Elena. Soldi che avrebbero solo coperto le perdite per le rette non incassate a seguito delle chiusure imposte dalle misure contro la pandemia.

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