IL SILENZIO DELLA VALTRIVERSA
Quasi due mesi sono passati dalle elezioni, ma nessuna notizia certa arriva dalla Comunità Valtriversa. Solo qualche voce sulle difficoltà di scegliere il nuovo presidente tra i nove sindaci. Nessuno sarebbe così ansioso di prendersi la carica. Stando a quanto ho saputo, l’ipotesi piú probabile sembrerebbe il ritorno di Roberto Campia, di nuovo primo cittadino di Castellero. Da consigliere di opposizione di Villafranca che sarà ancora membro del nuovo consiglio della Comunità, chiedo al futuro presidente, pur non sapendo chi sarà, di credere veramente nella Valtriversa e di farle fare quel salto di qualità come centro di servizi per tutti i Comuni che fino ad oggi è mancato. Penso, ad esempio, all’unione delle segreterie comunali; alla nascita di un unico ufficio tributi, di un unico ufficio tecnico e di un servizio che si occupi di cercare tutte le occasioni di contributi pubblici. Penso ad una gestione unitaria degli acquisti; alla creazione di una efficiente protezione civile che sia realmente capace di intervenire a favore della popolazione in tutti i Comuni e non resti solo sulla carta. Spero nella capacità della Valtriversa di far sentire una sola voce, magari anche incisiva, in tutti gli enti dove i nove paesi sono membri. Penso, in particolare, al Cogesa: un consorzio troppo spesso dimenticato dai Comuni, ma che ci costa un sacco di soldi e non da risposte a tanti problemi di debolezza sociale. Spero nella capacità di far crescere insieme la nuova Casa della salute, con servizi che oggi i cittadini possono trovare solo all’ospedale. Credo servano regole uniche per gestire in modo congiunto il territorio, con l’indispensabile attenzione alla qualità dell’ambiente. Ritengo fondamentale costruire rapporti di collaborazione con il Pianalto, San Damiano e Castelnuovo per far contare di piú il nord della provincia.
Chiedo che quando il candidato presidente si presenterà per avere il voto del consiglio, lo faccia su un programma di cose concrete da fare, dando priorità e obiettivi da raggiungere. Non dire e non fare tanto per tirare a campare non serve.