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giovedì, 25 Aprile 2024

cose non gradite

RIPETERE AIUTA

Il sindaco Cavalla si è irritato per il  mio intervento durante la discussione sugli equilibri di bilancio, nel consiglio comunale dello scorso 28 settembre.  La cosa non mi preoccupa. “Villafranca Domani” è in consiglio comunale per fare l’opposizione e intende fare il suo mestiere fino in fondo, facendo le proposte e le critiche che ritiene necessarie e restando coerente al programma che si era data. Chissà? Magari a Cavalla sarebbe piaciuto potersi scegliere un’opposizione tranquilla.

Cosa non piace al primo cittadino? Non gli va che il nostro gruppo sia stato contrario alla costruzione di cinque nuovi capannoni nei terreni davanti al Mercatone ed a Conti macchine agricole, tra la ex statale 10 e l’autostrada. Non servono capannoni nuovi,  visto quelli vuoti che ci sono. Farne altri significa dare spazio alla speculazione edilizia. Su questa scelta urbanistica sbagliata, ora che è diventata realtà,  mi piacerebbe sentire anche il parere degli ambientalisti, visto che l’attuale amministrazione non li considera proprio. In consiglio, ho detto che il nostro gruppo avrebbe accettato le nuove costruzioni se queste dovevano servire, ad esempio, ad un’azienda importante come la Nobil Metal, leader nel suo settore a livello mondiale, che ha dovuto traslocare i propri laboratori di ricerca a Portacomaro. Il sindaco ci ha dato una risposta scontata: i rapporti con l’azienda sono ottimi e tutto va bene. Poi, il luogo dove oggi la Nobil Metal si trova, San Rocco, offre lo spazio che offre. Già, ma colloquiare in modo costante con le aziende del paese, ne abbiamo così poche, per conoscere i loro problemi? Provare a proporre soluzioni, cercando punti di intesa con impegni reciproci? Forse, bisogna avere le idee…

Cavalla non ha gradito sentirsi rimproverare per essersi raddoppiato lo stipendio. Dice che è falso. Se prima il Comune spendeva 976 euro per il sindaco e oggi ne spende il doppio, ditemi voi se questo non è un raddoppio. Che tutto sia rimasto entro i limiti di legge, lo abbiamo detto noi fin dal primo momento (basta leggere quanto scritto su questo sito). Che il sindaco di prima si faceva stipendiare anche dal consorzio smaltimento rifiuti dove fa il presidente e un pensiero cattivo ci dice che vorrebbe continuare a farlo anche se non è più sindaco (ma questa è un’altra storia…), lo abbiamo detto noi subito. Basta sempre leggere tutto. È evidente che nel suo caso fare il sindaco è un reddito in più. Nulla di illegittimo, per carità, ma non mi può chiedere di essere d’accordo. Lui è un pensionato, il Comune ha tante necessità e, per fortuna, ci sono tante persone  che hanno fatto e fanno volontariato gratuitamente per Villafranca: spendono il loro tempo, ci rimettono del loro e sovente si prendono anche non poche responsabilità.

Il primo cittadino non vuole sentir parlare della nostra richiesta di far dimettere l’assessore Ronco dal consiglio di amministrazione della casa di riposo. Come abbiamo già detto e scritto, nulla di personale contro la Ronco. Ci chiediamo perché non sia stato fatto il rinnovo delle cariche negli enti all’inizio del mandato del nuovo sindaco, come stabilito dal consiglio comunale nel 2004. È evidente che si voleva ritardare il più possibile l’ingresso nel consiglio del Santanera di un membro designato dal gruppo di opposizione. L’unica figura che poteva influire a pieno titolo nelle scelte politiche dell’ente ed esercitare un potere di controllo. Chissà se Cavalla sa cosa vuol dire far politica con trasparenza, senza confondere i ruoli? Un sindaco dovrebbe saperlo. Se la Ronco vuol fare il sociale, faccia bene l’assessore, visto che è stata eletta. Il sindaco la ritiene indispensabile per il futuro del Santanera? Faccia dimettere un altro membro del consiglio della casa di riposo e andiamo avanti. Ci accontenteremo. Così, magari potremo finalmente capire se il Santanera ha un progetto per il suo futuro.

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