PER NON DIMENTICARE
Riferendosi all’annuncio per la serata del 24 novembre, dove faremo la proiezione del documentario “La guerra in Valtriversa”, un lettore di questo blog mi chiede: “perché preoccuparsi delle cose passate?”. La domanda è importante. Credo che essere parte di una comunità significhi anche conoscere la storia del proprio paese. Appartenere ad un luogo, vuol dire non scordare le persone che lo hanno abitato, il loro esempio, le decisioni giuste e quelle sbagliate. Dimenticare quanto è successo, non raccontarlo ai più giovani, significa formare cittadini anonimi che poco o nulla sanno del posto dove vivono e, quindi, più facilmente saranno indotti a disinteressarsene, con il rischio di commettere o lasciare che vengano commessi errori anche gravi. In un paese come il nostro, Villafranca, ritengo sia utile ritrovarsi per raccontare la storia di chi ha conosciuto le tragedie del conflitto o la vicenda di quelli che sono morti per mano del nazismo e del fascismo. Credo sia importante che ai nomi sulle lapidi del caduti sia associata una storia umana. Forse, qualche giovane potrà capire che gli orrori della guerra, magari visti in televisione in posti molto lontani, sono capitati anche da noi. Quindi, spazio alla conoscenza dei fatti, senza inutile retorica e con l’oggettività di chi vuol capire. Lavoro che può essere fatto mettendo a disposizione tempo e pazienza: non servono particolari investimenti economici. Questo abbiamo cercato di fare con il nostro documentario. Questo sta facendo Mario Benotto, con gli altri suoi film tutti di ottima qualità. Un lavoro che cercheremo di continuare con un altro documentario che stiamo mettendo in cantiere.
Una importante collaborazione al lavoro di ricerca potrà arrivare dall’Istituto per la storia della Resistenza della provincia di Asti. Ci hanno già dato una mano in occasione del film che vedrete lunedì 24 e sono disponibili a continuare. E pensare che il governo comunale voleva far uscire Villafranca da questo ente, giudicandolo inutile. Hanno avuto per anni a disposizione una risorsa e sono riusciti a non utilizzarla. Come sempre, per raggiungere un risultato bisogna avere idee.
Ovviamente, tra gli argomenti da ricordare non c’è solo la storia delle guerre. C’è la vita politica comunale, con i perché delle sue scelte più importanti. C’è la storia di quel mondo ricco di contenuti e di impegno rappresentato dalle associazioni e dal volontariato (sarebbe interessante ricostruire la vicenda, ad esempio, della pro loco da quando venne fondata per la prima volta o del calcio locale). Ci sono gli stretti legami della parrocchia con la vita del paese. C’è il ruolo rappresentato dalla casa di riposo Santanera e dall’opera pia S. Elena. C’è la storia delle aziende che hanno legato nel tempo il loro nome a Villafranca. Tanti argomenti che rappresentano la cultura e le radici della nostra terra. Argomenti che meritano di essere divulgati e resi accessibili a tutti, anche per favorire una sana riflessione. E l’elenco potrebbe essere ben più lungo.
Stiamo vivendo un periodo storico in cui tutto viene banalizzato.
Ringrazio coloro che ci ricordano che qualcuno, magari inconsapevolmente, morì per una democrazia oggi tando vilipesa!