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sabato, 20 Aprile 2024

Chi governerà la Provincia di Asti? Domenica 13 novembre si torna a votare

MA NON VOTANO I CITTADINI

Domenica prossima ci saranno le elezioni provinciali. Voi direte: ma le Province non sono state abolite? No. Sono state abolite le elezioni provinciali dove i cittadini andavano a votare. Le hanno sostituite con le elezioni fatte dai soli consiglieri comunali.  Già nel 2014 si è votato così. Quella volta furono elezioni finte perché c’era una sola lista frutto dell’inciucio  tra il PD e Forza Italia.  Venne nominato presidente Fabrizio Brignolo, sindaco di Asti, costretto poi a dimettersi in quanto incarico non compatibile con il suo desiderio di fare anche il banchiere.  Per poco più di un anno e mezzo, la Provincia di Asti è stata retta dal vice presidente Marco Gabusi, sindaco di Canelli in quota al centro destra. Quest’anno PD e Forza Italia hanno cercato di ripetere il grande abbraccio ma non ci sono riusciti. Probabilmente, non sono andati d’accordo su come spartirsi i posti. Pertanto ognuno dei due partiti va al voto con la sua lista di riferimento. Il centro destra ripresenta Gabusi. Il PD sostiene Barbara Baino, sindaco di Mongardino. Liste nate nel chiuso delle segrete stanze, con trattative limitate agli esponenti che tirano le fila della politica ufficiale astigiana,  senza il coinvolgimento del territorio formato dai tanti piccoli paesi e dei semplici consiglieri comunali. Consiglieri che non sono nemmeno mai stati informati in questi due anni di quanto la Provincia faceva o dei suoi problemi, salvo apprendere qualche sporadica notizia dai giornali.  In risposta a questo metodo, sbagliato e dannoso, quest’anno è nata una terza lista, “Provincia Civica”, che presenta cinque candidati consiglio provinciale. Per la nostra zona, c’è Giorgio Brosio, ex sindaco di Cortandone e attuale consigliere dello stesso Comune. La lista è nata partendo dal basso, aperta a tutti, con una conferenza stampa di presentazione e un incontro pubblico che si è svolto ad Asti. Considerato il pochissimo tempo a disposizione per preparare le liste  (appena un paio di settimane) e la totale mancanza di appoggi organizzati (dietro non c’è alcun partito), “Provincia Civica” non ha il candidato presidente. L’obiettivo è semplice:  portare uno o più consiglieri nell’ente Provincia.  Attraverso il lavoro di chi verrà eletto,  informare i Comuni, in particolare i piccoli, di quanto accade. Raccogliere opinioni e bisogni degli stessi per rappresentarli nel consiglio provinciale che governa settori importanti per tutti.  Strade, scuole, ambiente, rifiuti, pianificazione del territorio, politiche del lavoro, sociale. “Villafranca Domani” sostiene “Provincia Civica”. Personalmente, mi auguro  sappia crescere, dopo l’appuntamento con le elezioni, e diventare il primo nucleo di una rete provinciale di amministratori che vogliono cercare insieme soluzioni che servono alla nostra gente. Soluzioni che sappiano far collaborare insieme i Comuni nelle Unioni perché, non nascondiamocelo, non aspettiamoci regali dall’alto. Non arriveranno. Da tempo, i governi centrali tolgono risorse e autonomia agli enti locali. Anche l’attuale. Se vogliamo che la provincia viva, dobbiamo chiederlo a gran voce. Mobilitare gli astigiani. Costruire insieme un progetto che abbia un respiro ampio e concreto. Mettere davanti le necessità delle persone. Smettere di far dipendere il nostro destino da quella classe politica che ha solo pensato ad occupare poltrone ed responsabile della decadenza dell’astigiano. Una rete di amministratori aperta al contributo di chiunque voglia dare una mano vera. Altrimenti, ben che vada, saremo solo periferia di Alessandria o di qualcun altro.

i candidati di “Provincia Civica”. Da sinistra: Giorgio Brosio, Clemente Elis Aceto, Anna Bosia, Carlo Vitali, Andrea Giroldo

E C’E’ CHI VUOLE ABOLIRE LA PROVINCIA

Ho letto il programma della lista della Baino. I contenuti sono piuttosto generici. Nel complesso, condivisibili. La Baino si è ben presentata nell’incontro con gli amministratori a Dusino San Michele al quale ho partecipato. Si propone, legittimamente, di governare. Se il voto degli amministratori comunali le darà questo incarico, mi auguro che sappia non farsi usare da quella politica astigiana che alla provincia ha fatto solo danni. Mi auguro che sappia dar conto alla gente del suo operato. Fa solo strano che nella sua lista ci sia chi sostiene il “si” al referendum del prossimo 4 dicembre. Chi sostiene che debba passare la presunta riforma costituzionale e quindi che si debbano abolire le province. Ma si candida a formare il governo di quella astigiana. Fatico a capire.

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