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sabato, 4 Maggio 2024

casa di riposo Santanera: il 21 gennaio al voto del consiglio comunale la nuova amministrazione

DALLA PARTE DEI PIU’ DEBOLI

Il prossimo 21 gennaio, verrà discussa in consiglio comunale la nomina del nuovo consiglio di amministrazione della casa di riposo Santanera. L’amministrazione comunale deciderà se confermare o meno Carlo Binello, Mario Dezzani e Elvira Goria, che hanno ripresentato la loro candidatura. Da parte nostra, “Villafranca Domani” rinnoverà il mandato di Alfredo Castaldo. Come gruppo di opposizione, ai sensi dello statuto, abbiamo diritto alla designazione di un membro. Guido Antonio Malabaila rimarrà come parente più prossimo del fondatore. Ci risulta che altre due persone abbiano autonomamente presentato la loro candidatura.

Quali obiettivi avrà il nuovo consiglio di amministrazione? Non sappiamo se la maggioranza ha delle idee. Per noi di “Villafranca Domani”, la casa di riposo deve diventare il centro dei servizi a favore degli anziani della zona. Quindi andare oltre il modello di residenza per creare una rete di servizi domiciliari estesi. Pasti, pulizie, lavanderia, prestazioni infermieristiche, accompagnamenti, fisioterapia,  assistenza nella convalescenza, visite specialistiche, assistenza per pratiche amministrative, animazione e sostegno per mantenere le funzioni cognitive: sono alcuni dei settori dove il Santanera può costruire dei servizi per anziani che vogliono rimanere a casa loro.  Poi, bisognerà scegliere cosa fare della proprietà ex Venturello (i fabbricati su via Roma, a fianco dell’istituto): acquistata nel 2007, è rimasta vuota e inutilizzata. Senza produrre un euro di ricavo. Solo costi. Serve scegliere a cosa destinarla e fare un progetto per un recupero di qualità che abbia per obiettivo servizi non presenti in zona. Noi avremmo voluto che in quei locali venisse fatta la “casa della salute”. Probabilmente, sarebbero stati risparmiati soldi pubblici, cioè di tutti; avremmo mantenuto un servizio nel concentrico e in una posizione migliore. Ma questa è un’altra storia. Tornando sull’argomento principale, è evidente che nuovi investimenti per ristrutturare gli immobili comportano la necessità di risorse. Chi le metterà? Per concorrere a eventuali bandi, bisogna scegliere con esattezza su quali servizi che servono si vuole investire. Per trattare con un privato serio una collaborazione, bisogna sempre sapere cosa si vuole ottenere. Bisogna decidere quanto l’ente sarà in grado di investire. L’appalto di servizi fatto tre anni fa  ha consentito significativi risparmi. Tutto il personale impiegato è fornito da una cooperativa. Solo la direzione, che esercita un fondamentale ruolo di controllo, è dipendente dell’ente. Altri vantaggi potrebbero arrivare, secondo noi, se l’ente scegliesse la strada di gestire in modo diretto tutto il personale impiegato. La casa di riposo ha una funzione pubblica a sostegno dei più deboli e tale deve rimanere. Con un privato sociale serio che ha voglia di fare la sua parte, lo ripetiamo, si può trattare su piano di rispetto reciproco. Trattare per costruire insieme, non per abbandonare il campo e privatizzare tutto. Ci sono possibilità di collaborazione con altre case di riposo? Noi riteniamo di si. Ci sono spazi di collaborazione con l’altro ente che si occupa di sociale a Villafranca, l’Opera pia S. Elena? E’ possibile: bisogna studiarli insieme. Con la futura “casa della salute”, se mai verrà aperta? Si. Con il volontariato locale? Si. Con il Cogesa, il Consorzio per i servizi socio assistenziali? Si e credo che il consorzio potrebbe risparmiare. Come vedete, gli argomenti di lavoro in ballo possono essere tanti. Noi abbiamo proposte, lo diciamo da anni, e daremo la nostra collaborazione a chi andrà in questa direzione. Se il nuovo consiglio di amministrazione sceglierà la strada di guardare al futuro accettando gli obiettivi ai quali abbiamo accennato, noi chiederemo il sostegno del Comune e delle Unioni “Colli del Monferrato” e “Valtriversa”.

Durante la consueta “festa della befana”, lo scorso 6 gennaio, abbiamo ascoltato il discorso che l’attuale presidente Binello ha fatto al momento della scopertura della lapide in memoria di alcune benefattrici. Ci ha fatto piacere sentire per la prima volta un punto di vista, magari un po’ generico e di sicuro non completo ma con argomenti che noi sosteniamo da sempre. Ben venga. Toccherà al prossimo consiglio fare atti concreti.

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