TELECAMERE
Villafranca ha un sistema di telecamere di sorveglianza. Bene. Era ora. Sono solo sei, posizionate con i fondi stanziati nel 2016. Nulla ancora per il secondo lotto con i fondi del 2017. Ma si sa che i tempi di decisione dell’amministrazione comunale sono sempre molto lunghi. Il nostro gruppo, “Villafranca Domani”, chiede che il sistema villafranchese diventi parte di uno più ampio capace di coprire tutti i paesi della ex Valtriversa, con i vigili a fare da coordinatori. Vorrebbe dire più sicurezza per tutta la zona. Noi continuiamo a pensare alla Valtriversa che dovrebbe essere unita e capace di fare scelte condivise. I vigili vanno usati per la loro professionalità. Servono persone che diano valore aggiunto al presidio del territorio. Non persone disperse con i loro servizi venduti ad una ventina di Comuni diversi e molto lontani tra loro. O ridotti a fare gli impiegati.
Abbiamo anche chiesto che i vigili siano messi fin da subito nella condizione di accedere alle registrazioni direttamente via internet dal loro ufficio. Perché? Quando ci venne annunciata la posa delle telecamere, questa possibilità non era prevista. Avrebbero dovuto recarsi in municipio, chiedere permesso e aspettare un incaricato che li accompagnasse. Abbiamo detto no, troppo complicato e inadeguato. Chi indaga ha bisogno di farlo in fretta quando serve. Dall’amministrazione ci hanno fatto problemi di privacy, poi di tecnologia. Poi che avrebbero valutato. Nel regolamento del servizio di videosorveglianza, approvato lo scorso giovedì dal consiglio comunale, l’accesso dei vigili è stato previsto. Non nella prima bozza presentata ma nella seconda, arrivata solo poche ore prima del consiglio, perché non si sarebbero accorti che il testo non era adeguato alla normativa. Meglio tardi che mai. Quando daranno ai vigili nel concreto l’accesso alle immagini dal loro ufficio? Tentennando un po’, ci hanno assicurato che hanno ordinato alla ditta installatrice di farlo. Ci auguriamo molto presto ma non ne siamo così sicuri.