CREARE FUTURO
Serve un nuovo modello di gestione dell’attività comunale. Quello attuale non ha più futuro. Siamo come un’azienda il cui prodotto è ormai fuori mercato e dove i costi non sono più proporzionati al risultato. Bisogna riorganizzarsi. Altrimenti si chiude. Bisogna avere una visione di futuro. Non basta più “tirare a campare”, sperando in qualche regalo dall’alto che metterà a posto tutto. Regali non ne arriveranno ed i problemi aumenteranno. Una casa si costruisce dalle fondamenta e da un progetto complessivo, non dal quadro che vorremmo mettere in salotto. Per questo bisogna pensare ai risultati nei prossimi dieci, vent’anni. Stiamo a guardare o scegliamo di fare qualcosa? Noi di “Villafranca Domani” vogliamo fare. Bisogna evitare aumenti delle tasse, anzi bisogna lavorare per abbassarle. Ma per abbassarle bisogna abbassare i costi, mettendo tutti i servizi comunali nella Valtriversa e risparmiando sui costi dell’energia. Serve attenzione alla qualità dell’ambiente perché crea posti di lavoro, valorizza le proprietà e rende piacevole vivere il territorio. Bisogna pensare ad una casa di riposo che sappia dare servizi domiciliari, e quindi venire incontro a tutti quelli che hanno pensioni basse: è una cosa che possiamo fare noi, a livello locale. Più servizi alle persone, più occasioni di nuovo lavoro. Coinvolgere in lavori socialmente utili chi ha perso l’occupazione ma ha una famiglia da mantenere: possiamo farlo come Unione. Dare ai giovani la possibilità di diventare la nuova classe dirigente capace di contare nelle scelte: questo possiamo realizzarlo solo se li facciamo entrare attivamente nelle istituzioni e non li usiamo per portare voti e poi li buttiamo via, come è capitato spesso a Villafranca. Diamo ai giovani gli strumenti per apprendere una cultura fatta di impegno civile, di tolleranza e di partecipazione, magari favorendo il loro inserimento nel volontariato e migliorando le opportunità che possono trovare attraverso la scuola. Senza giudicarli se amano fare cose diverse dalle nostre. Servono soluzioni per la sicurezza, sia intesa come controllo e gestione del territorio, sia come viabilità. Quindi vigili della Valtriversa che siano presenti sulle strade, e non occupati a fare gli impiegati, con una protezione civile formata e capace di intervenire nelle emergenze reali. Serve il coordinamento delle forze di sicurezza gestito dal Comune. Servono manutenzioni per evitare i danni dell’incuria. Siamo per un territorio unito, capace di fondersi in un unico Comune in pochi anni: per questo vogliamo tornare in Valtriversa e ritrovare il dialogo con i Comuni vicini. Da soli siamo deboli e perdenti. Siamo per il pieno esercizio dell’autonomia e delle responsabilità che questo comporta. No alla passività.