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giovedì, 25 Aprile 2024

A Villafranca esistono problemi sociali?

SOLIDARIETA’

“I ristoranti sono pieni” diceva il signor B., le cui fortune politiche si sono un po’ scolorite. Tutto va bene dicono i governanti di Villafranca e il sindaco Cavalla, per dimostrarlo, non ha perso occasione di leggere, compiaciuto, al consiglio comunale una retorica lettera che descriveva il paese come un piccolo paradiso terrestre. Fatto avvenuto lo scorso 21 novembre. Tutto diverso da quello che dicono quei brutti e cattivi dell’opposizione. Tutti stanno benissimo e l’ambiente è splendido. Ovviamente, merito delle autorità che governano. Poi, lo scrivono anche su “Nuova Villafranca”. Il paese, purtroppo, sta subendo da anni un progressivo declino, accentuato dagli effetti dell’attuale crisi economica. Cavalla e la sua maggioranza, dall’alto delle loro buone posizioni sociali, probabilmente non vedono crisi, cassa integrazione e problemi. Non vedono che una quarantina di famiglie vengono aiutate tutti i mesi con il pacco alimentare della locale Caritas: un gruppo di volontari che, senza alcun sostegno dal Comune, assistono in silenzio quanti hanno difficoltà. Non vedono le persone che fanno la coda per prendere i vestiti usati. Ci sono anche le famiglie che fanno domanda per i contributi regionali sugli affitti. Chissà se questi aiuti ci saranno ancora, il prossimo anno? Col vento di tagli che tira in Regione… Ci sono le famiglie che chiedono i modestissimi assegni alimentari “una tantum” messi a disposizione, anno per anno, dal Comune stesso o quelle che fanno domanda per uno sconto sulla bolletta rifiuti e sulle rette dell’asilo. I nostri amministratori non vedono gli anziani che preferiscono subire pur di non chiedere, perché non si osano. Sindaco e vice sindaco preferiscono avallare i tentativi, bloccati dall’intervento dell’opposizione, di pasticciati e per nulla trasparenti appalti della casa di riposo ma non si preoccupano degli anziani che hanno difficoltà a pagare le rette. Cavalla, però, si preoccupa di sottolineare che la Comunità Valtriversa non spenderà soldi in più per il sociale e si limiterà ad assorbire quello che già fanno i Comuni. Ma il sindaco non si preoccupa di far funzionare il “tavolo del sociale”: esperimento che doveva far lavorare insieme tutte le organizzazioni locali che si interessano dei più deboli e che oggi può dirsi fallito per la completa mancanza di sensibilità e volontà dell’amministrazione comunale. Il sindaco continua a non saper nulla dei piani di zona del Cogesa, la programmazione degli interventi sociali nel nord astigiano, perché sarebbero ancora ai “tavoli tecnici”: già, ma informarsi e provare a far proposte? Magari, si correrebbe il rischio di indirizzare qualche iniziativa utile verso Villafranca e la Valtriversa. Troppo difficile? Peccato che Cavalla sia anche il presidente dell’assemblea dei sindaci del Cogesa, dove le cose si sono svolte a sua insaputa. Ora, il problema è stato risolto da Cota: i piani di zona sono stati sospesi fino a data da destinarsi: segno evidente di come anche alla Regione di Pdl e Lega non importi il sociale sul territorio.

la nuova interrogazione di “Villafranca Domani” sui piani di zona

la risposta del sindaco

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