LA POLITICA E LA COMMISSIONE EDILIZIA
L’amministrazione sembra stupirsi del fatto che, come gruppo “Villafranca Domani”, non abbiamo condiviso la scelta di affidare alla giunta la nomina della commissione edilizia. Una decisione spacciata per scelta democratica in quanto non lasciata al solo sindaco. A parte capire dove sta la democrazia quando, su scelte di indirizzo per gli anni a venire, non si vuole nemmeno consultare il gruppo di opposizione, nel caso non l’avesse ancora compreso, noi siamo per una commissione edilizia decisa dal tecnico comunale, senza l’intrusione della politica, in quanto è un organo che deve fare da consulente proprio all’ufficio tecnico comunale. Cavalla no. Rimpiange i bei tempi dove i politici potevano sedere nella commissione e condizionarne i lavori. Far scegliere i suoi membri dalla giunta è un evidente tentativo di mantenere in piedi questo potere, mettendo in commissione professionisti graditi al governo comunale. Si sa, far credere alla gente che la sua pratica edilizia è passata per merito del politico, e non perché rispettava le regole, può portare a casa consenso a buon mercato.
Aggiungiamo che la scelta di far fare le nomine alla giunta sarebbe passata senza nemmeno un minimo di dibattito in consiglio comunale se il problema non fosse stato sollevato dal nostro gruppo. Trasparenza? Che cos’è?
Basta notare che il 90% delle nuove costruzioni e delle ristrutturazioni in atto sul territorio comunale non rispettano le normative vigenti, in primis il decreto 311/2006 in materia di risparmio energetico (addirittura interi pec).