TAGLIO DEL NASTRO
Oggi, 12 dicembre, alle ore 17, verrà ufficialmente inaugurata la “casa della salute”. E’ stata confermata la presenza dell’assessore regionale alla sanità, Antonio Saitta. Nonostante il giorno e l’ora, scelte poco indicate per favorire la partecipazione della gente che lavora, invito tutti quelli che possono ad esserci. Mi auguro ci sia uno spazio dedicato ad informare i cittadini su quali servizi troveranno nella struttura. Come comitato che ha promosso la petizione sulla “casa della salute”, lo abbiamo chiesto più volte. Noi crediamo in una rete territoriale socio sanitaria capace di dare alle persone una prima assistenza e in grado di accompagnare chi ha bisogno verso una soluzione ai suoi problemi. Una rete che faccia lavorare insieme, con obiettivi comuni, quanto c’è, senza disperdere le risorse e senza sovrapposizioni. Chiediamo alla politica regionale di investire sui territori e di ascoltare cosa pensano i cittadini. Investire non è solo costruire un fabbricato. E’ cosa ci metti dentro. E’ mettere in condizione le persone di sapere cosa fare quando hanno un problema, evitando perdite di tempo e disagi. E’ disporre di strutture che intervengano e non si voltino dall’altra parte. E’ premiare chi fa bene il suo lavoro e produce servizi di qualità, verificandolo anche con il giudizio dei cittadini. E’ sostenere quei Comuni capaci di collaborare tra loro, con gli enti e con il volontariato avendo un progetto di zona e non di piccolo campanile.
Ancora un grazie a tutti i cittadini, villafranchesi e di altre zone, che hanno firmato la nostra petizione e a quelli che ci hanno manifestato anche successivamente la loro solidarietà. Mi sembra doveroso aggiungere un grazie anche a tutte le persone che hanno seguito la riunione pubblica del 22 marzo scorso da noi organizzata. Le uniche due assemblee aperte a tutti sul tema sono state volute e preparate da noi. La partecipazione della gente è stata una bella dimostrazione di senso civico. Sono i cittadini che hanno consentito alla “casa della salute” di tornare d’attualità. Dopo dieci anni di una vicenda rimasta spesso nel silenzio delle segrete stanze. Noi continueremo a seguire quanto accadrà da oggi in poi.